I bambini realizzano Foglie di ippocastano per l’Albero della memoria
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Nel Giorno della Memoria sono le Foglie d ippocastano, quelle realizzae dai bambini della primaria Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo, a sfidare il pieno inverno, per condividere, adulti e bambini insieme, valori di pace, speranza e fratellanza. Un’idea nata a partire dall’albo illustrato “L’Albero di Anne” di Irène Cohen-Janca e Maurizio Quarello (Orecchio Acerbo editore), che ha guidato quest’anno le riflessioni dei bambini attorno al Giorno della Memoria. (varesenews.it)
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Anzi, aggiungerei “deve”: il ricordo della Shoah deve essere per sempre. L’aspetto rivoltante di un genocidio – almeno per la mia sensibilità individuale e al di là delle modalità di attuazione – è l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, senza distinzione alcuna tra i suoi membri. (Il Giornale d'Italia)
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Non troppo distante da Cracovia, il campo di concentramento di Aushwitz viene visitato ogni anno da oltre un milione e mezzo di persone che comprendono l’importanza di non dimenticare. Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria: la data coincide con la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau che ancora oggi accoglie tantissimi turisti e viaggiatori in cerca di verità. (SiViaggia)
“La Giornata della memoria ci ricorda, con questo anniversario così importante, orrori irripetibili del recente passato. Nell’80° anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, non si possono e non si devono dimenticare i sei milioni di ebrei, vittime della ferocia antisemita che ha attraversato l’Europa negli anni bui del secondo conflitto mondiale. (Amnesty International)
«Ottant’anni fa l’orrore dello Shoah si è mostrato al mondo in tutta la sua terrificante forza. Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti e insieme ad essi è crollato anche quel muro che impediva di vedere chiaramente l’abominio del piano nazista di persecuzione e di sterminio del popolo ebraico. (Il Sole 24 ORE)
Marcheschi: "Fondamentale trasmettere memoria ai giovani" (LA NAZIONE)