Turetta aveva 20mila foto di Giulia Cecchettin, anche della sera dell'omicidio: il dettaglio nel memoriale

“Ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei o a entrambi insieme. Mi piaceva farlo ed era un'abitudine.Ci saranno almeno tra le 15mila e le 20mila foto nella galleria del mio cellulare”, così Filippo Turetta nel memoriale scritto durante la detenzione e depositato al processo. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

mmmmm». Pausa. (Liberoquotidiano.it)

I legali della famiglia Cecchettin sostengono che da parte di Turetta non vi sia stato alcun pentimento per il femminicidio dell'ex fidanzata 22enne. "Anche il memoriale che doveva essere un gesto di trasparenza - ha sottolineato l'avvocato Stefano Tigani - è stato imbarazzante. (Fanpage.it)

Per Filippo Turetta "prevedo una commisurazione della pena della giusta severità". Anche se, spiega Caruso, "che i processi per reati come i femminicidi vengano definiti con l'ergastolo è abbastanza frequente. (Tiscali Notizie)

Le lacrime di Turetta, la psicologa: «Piangeva solo per sé»

Un delitto maturato nella mente dell’assassino già un anno prima di essere commesso. Fino all’epilogo della sera dell’11 novembre scorso con l’appuntamento al commerciale di Marghera, l’aggressione a Vigonovo nel parcheggio vicino alla casa di lei e lo spostamento in auto a Fossò. (Livesicilia.it)

«Filippo Turetta era il mio migliore amico e adesso non riesco nemmeno più a guardarlo. Faceva parte della sua cerchia più ristretta di amicizie, Francesca Quintabà. (Il Mattino di Padova)

Ne è convinta Ameya Gabriella Canovi, psicologa con un dottorato di ricerca nell’ambito dello studio delle emozioni e della psicologia dell’educazione alle spalle. Non a quello che ha fatto a Giulia Cecchettin. (La Nuova Venezia)