Alvaro Morata a Corbetta, il campione furioso con il sindaco Marco Ballarini: «Violata la mia privacy, ora devo cambiare casa»
Manco il tempo di mettere piede a Corbetta, che il sindaco fa «scappare» il campione del Milan dalla sua città. Da sempre professa profonda fede interista, ma, quando ha saputo che il bomber rossonero Alvaro Morata si era trasferito proprio nella sua città, il sindaco di Corbetta Marc0 Ballarini (star su TikTok) ha festeggiato online, dandone ampia notizia su tutti i suoi social. E il campione, sempre sui social ribatte: «Violata la mia privacy, devo cambiare casa». (Corriere Milano)
La notizia riportata su altri media
pic.twitter.com/OUudvBpDYt Il sindaco di Corbetta (molto noto su TikTok, con oltre 700.000 follower) ha rivelato sui social che Álvaro Morata ha acquistato casa in città. (AGI - Agenzia Italia)
L'attaccante del Milan aveva deciso di trasferirsi a Corbetta, città alle porte di Milano, tanto che il sindaco Marco Ballarini ne aveva annunciato l'arrivo con un post su Instagram: "Sono tifosissimo dell'Inter ma con piacere do il benvenuto ad Alvaro Morata nella nostra grande famiglia di Corbetta". (Sport Mediaset)
L'annuncio social del primo cittadino del Comune milanese spiazza l'attaccannte rossonero. Che, indispettito, sceglie di cambiare luogo per la sua residenza: "Mi trovo a dover cambiare casa nell’immediato grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini" (Sky Tg24 )
Alvaro Morata critica pubblicamente il sindaco di Corbetta, un comune in provincia di Milano dove ha da poco preso casa e dove viveva ai tempi dell'Inter il portiere camerunese André Onana, ora al Manchester United. (Calciomercato.com)
Il centravanti del Milan nelle scorse settimane aveva scelto di prendere casa a Corbetta, comune dell'hinterland milanese vicino a Magenta, non lontano da San Siro e sulla strada per l'autostrada per raggiungere Milanello. (La Gazzetta dello Sport)
Ballarini, nello specifico, è stato accusato di aver violato la privacy di Morata e della sua famiglia. E questo perché, solitamente, i calciatori scelgono Comuni discosti rispetto alla città in cui giocano nella speranza (o nel tentativo) di non essere disturbati da tifosi e passanti in generale. (Corriere del Ticino)