Che cos'è l'ayahuasca e perché se ne parla: la morte di Alex Marangon, il curandero, il ruolo degli addetti ai controlli
Chi era il curandero? Chi era addetto al controllo? Se sarà confermato che la morte di Alex Marangon (25 anni, barista veneziano ritrovato martedì nel Piave) è collegata a un’assunzione di ayahuasca, bisognerà trovare una risposta a quei due interrogativi. La storia dell'ayahuasca affonda nei millenari riti sciamanici dell’Amazzonia. Si tratta di un decotto di una liana e di una pianta. In termini scientifici, si parla di triptamine psichedeliche naturali (Dmt). (Corriere Milano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La notizia è anticipata oggi da alcuni quotidiani. (Trentino)
Un'abbazia arroccata sulle sponde del Piave, un weekeend sciamanico dedicato alla purificazione del corpo, l'ayahuasca, letteralmente la "liana degli spiriti" e un veleno di una rara rana Amazzonica. (ilgazzettino.it)
La procura di Treviso ha disposto accertamenti per determinare se la morte possa essere collegata all’uso di questa sostanza, classificata dal ministero della Salute come stupefacente e psicotropa. (StatoQuotidiano.it)
Il 26enne veneziano, scomparso tra sabato e domenica, è stato trovato senza vita su un isolotto nel Piave (Treviso) martedì. (il Giornale)
Il caso del giovane Alex Marangon, trovato morto sul Piave dopo un ritiro spirituale a base probabilmente del decotto allucinogeno ayahuasca, ha portato alla luce un fenomeno diffuso di rituali, finalizzati all’assunzione di sostanze psichedeliche. (la Repubblica)
Si tinge sempre più di giallo la morte di Alex Marangon, il giovane 26enne scomparso nella notte di sabato scorso a Vidor (Treviso) e il cui cadavere è stato ritrovato dodici chilometri più a valle, incagliato in un isolotto sul greto del Piave, a Ciano del Montello nel Comune di Crocetta (Treviso). (Corriere della Sera)