La sorpresa di Francesco a 6 mila giovani riuniti per una veglia: "Avanti, fate chiasso!"

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Inviato a Bruxelles Quando l’hanno annunciato dal palco del Brussels Expo, circa un’ora prima, interrompendo canti e cori, c’è stato un boato: “Papa Francesco verrà qui, tra noi!”. Al termine dell’incontro con un centinaio di gesuiti del Belgio e di Paesi vicini, subito dopo la visita all’Univerdità Cattolica di Lovanio, il Papa è voluto infatti andare al palazzetto vicino allo stadio Re Baldovino di Bruxelles, dove domani mattina celebrerà la Messa, e salutare personalmente i circa 6 mila giovani radunati lì per la veglia “Hope Happening”. (Vatican News - Italiano)

Ne parlano anche altre testate

Città del Vaticano Croissant e caffè al tavolo con poveri e rifugiati e anche una birra artigianale. Una colazione speciale, questa mattina, per Papa Francesco con un gruppo di uomini e donne di Africa ed Est-Europa o della stessa Bruxelles nella parrocchia di Saint-Gilles, edificio sacro di metà ‘800 che ogni mattina, su tavoli apparecchiati al centro della navata in stile gotico romanico offre “Il caffè del mattino” a senzatetto, rifugiati, poveri del centro città. (Vatican News - Italiano)

Il Pontefice in Belgio: "Essere una Chiesa che si fa serva di tutti senza soggiogare nessuno" (LAPRESSE)

In Belgio, il Papa ha incontrato le vittime di violenze sessuali commesse da ecclesiastici, ma un'altra questione scuote da anni la Chiesa belga, le cosiddette adozioni forzate: bambini sottratti alle madri con la complicità delle suore. (Io Donna)

VIDEO Papa Francesco in Belgio: "Abusi generano sofferenze e minano fede, serve misericordia"

Ansa (Avvenire)

C'è la «dignità» che «è un bene inestimabile» che «nessuna legge umana può dare o togliere». Ma Francesco ribadisce che la Chiesa «è donna» ma non è «un’azienda multinazionale» e «ciò che è caratteristico della donna non viene sancito dal consenso o dalle ideologie». (Gazzetta del Sud)

“Gli abusi generano atroci sofferenze e ferite, minando anche il cammino della fede. E c’è bisogno di tanta misericordia, per non rimanere col cuore di pietra dinanzi alla sofferenza delle vittime, per far sentire loro la nostra vicinanza e offrire tutto l’aiuto possibile, per imparare da loro a essere una Chiesa che si fa serva di tutti senza soggiogare nessuno”. (LAPRESSE)