Terremoto in Turchia, perché Istanbul rischia il “big One”: la faglia a 20 chilometri e gli spostamenti fino a 10 metri

La zona tra Turchia e Siria, a livello sismico, è una delle più pericolose di tutto il mediterraneo. Lo sanno bene gli scienziati che da anni tengono d’occhio quell’incrocio di zolle che spingendo accumula sempre più energia che richiede tempo per essere liberata. Ed è questo il motivo per cui dal momento del terremoto domenica notte si sono susseguite numerose scosse di assestamento. “La situazione sismica in Turchia e in Siria continua ad essere critica. (Il Riformista)

Ne parlano anche altre testate

ROMA – È caldo, oseremmo dire rovente, da ieri pomeriggio, il profilo Twitter di Mario Tozzi, il popolare geologo che al tempo stesso è dirigente del Cnr e popolare divulgatore televisivo. (Virtù Quotidiane)

Il riferimento è al terremoto di magnitudo 7.8 che nelle prime ore del 6 febbraio 2023 ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria, provocando migliaia di vittime. (Facta)

Si teme un BIG ONETra Turchia e Siria è una strage senza precedenti. Il bilancio, dopo il devastante sisma dei giorni scorsi, riporta più di 15.000 morti ma il dato purtroppo è destinato ad aumentare. Ricordiamo che proprio quella zona, a livello sismico, è una delle più pericolose di tutto il Mediterraneo. (iLMeteo.it)

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, qualcuno potrebbe pensare che gli animali percepiscano il terremoto, ma è proprio così? Prima del terremoto, però, è stato reso noto un video in cui vi è mostrato quello che è stato poi visto come comportamento anomalo degli uccelli. (InformazioneOggi.it)

Terremoto in Turchia, la mappa animata di come si sono succedute le scosse del 6 febbraio dalle 3 del mattino (La Stampa)

E in Sicilia si ricorda ancora il più potente evento sismico mai registrato in Italia di 7.3. Può avvenire di nuovo? Risponde il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni. (ilgazzettino.it)