La sentenza della Corte penale certifica il fallimento del diritto internazionale

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Nicola Porro INTERNO

Ieri la Corte penale internazionale ha emesso dei mandati d’arresto per crimini di guerra e contro l’umanità ai danni del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e dell’ex ministro della difesa Yoav Gallant, cacciato di recente dal governo dallo stesso premier. Secondo la procura, Israele avrebbe condotto un “attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”. Era stato chiesto un mandato anche per alcuni capi di Hamas: Haniyeh, Sinwar e Deif, però i primi due sono certamente morti, secondo Israele anche l’ultimo, per il quale è stato comunque ordinato l’arresto. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri giornali

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Perché la decisione sta già dividendo il mondo. (EuNews)

Tajani: «Netanyahu? Leggeremo carte e decideremo con alleati»

"La linea è quella del presidente del Consiglio che io ho il dovere di attuare anche perché la condivido. Noi esamineremo e leggeremo le carte per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte ad adottare questa scelta, rispettiamo la Corte, la sosteniamo, ma siamo altresì convinti che la Corte debba svolgere un ruolo giuridico e non politico". (ilmessaggero.it)