I Cpr per i migranti in Italia non funzionano: nel 2023 solo il 10% dei rimpatri e costi fino a 93 milioni di euro
Articolo Precedente
Articolo Successivo
In Italia il sistema dei centri di permanenza per il rimpatrio non funziona. Dal 2018 al 2023 il costo dei cpr ha sfiorato la cifra folle di 93 milioni di euro. Eppure il modello, che è lo stesso a cui si ispira l'accordo con l'Albania, appare tutt'altro che efficace. Nel 2023 solo il 10% dei migranti trattenuti nei cpr è stato rimpatriato. (Fanpage.it)
Su altri media
E' quanto si ricava dal report 'Trattenuti - Una radiografia del sistema detentivo per stranieri' di Action Aid e Dipartimento di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
«Un modello di disumanità, da chiudere», è così che il report “Trattenuti 2024”, fatto dall’associazione Action Aid e dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari, definisce i Centri di permanenza per il rimpatrio (in sigla Cpr) in Italia (L'Edicola del Sud)
È questa la principale direttrice di cambiamento del sistema italiano di detenzione amministrativa, quello riservato a chi non ha commesso reati. Prima rinchiusero i migranti che consideravano «irregolari», poi vennero a prendere i richiedenti asilo. (il manifesto)
Con un costo medio che sfiora i 29mila euro per posto letto, che registra picchi di 40mila euro a Torino, 71mila a Brindisi, 36mila a Milano. Queste cifre sono state elaborate da ActionAid e dal dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bari in base ai dati ufficiali ottenuti (non senza fatica) da ministero dell’Interno, questure e prefetture all’interno del report “Trattenuti 2024. (Avvenire)
ActionAid sostiene che i Cpr tendano a criminalizzare i migranti, minando i diritti d’asilo e l’efficacia del sistema d’accoglienza. Le associazioni per i diritti dei migranti, da anni, denunciano le condizioni disumane e la gestione inefficace dei centri, auspicandone la chiusura Il governo Meloni prosegue nell’attuazione del “modello Albania”, una politica mirata a velocizzare i rimpatri dei migranti con esame rapido delle richieste di asilo. (Associated Medias)
Una radiografia del sistema detentivo per stranieri”, report realizzato da ActionAid e dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari. E mentre si scatena la polemica politica e di opinione attorno ai Centri di trattenimento realizzati dall’esecutivo Meloni in Albania e l’attività dei quali è stata sostanzialmente bloccata dall’intervento della magistratura, aprendo anche un fronte di scontro tra le toghe e la maggioranza di governo, il rapporto sottolinea come le strutture attive in Italia siano «il reale modello di disumanità e gestione incontrollata per le nuove aperture». (quotidianodipuglia.it)