Siria, i ribelli avanzano verso Homs. Erdogan si intesta la guerra: “L’obiettivo è Damasco”. Rivolte pure nel Sud, la Giordania chiude un valico
I ribelli siriani appoggiati da Ankara, che giovedì hanno conquistato la città di Hama, stanno proseguendo la loro avanzata verso sud, puntando verso Homs e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si intesta la guerra ufficializzando che il loro obiettivo è Damasco. Secondo l’agenzia statale di Ankara Anadolu, il gruppo sunnita Hts (Hayat Tahrir al-Sham, Comitato per la liberazione del Levante) e le fazioni alleate contro il regime di Bashar al-Assad hanno preso il controllo del distretto di al-Rastan, città strategica nella marcia verso la capitale. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Erdogan ha spiegato di avere «lanciato un appello ad Assad» per «determinare insieme il futuro della Siria, ma non abbiamo ricevuto una risposta positiva». Lo ha detto il presidente turco Erdogan secondo il quale «dopo Idlib, Hama e Homs ovviamente l'obiettivo sarà Damasco (ilmessaggero.it)
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che “il regime siriano deve impegnarsi in un processo per una soluzione politica“, attraverso la diplomazia, per arrivare a una “soluzione giusta e permanente” della crisi, durante una telefonata con l’omologo russo Vladimir Putin. (Il Fatto Quotidiano)
FEHIM TASTEKIN è un giornalista e scrittore turco, specializzato nelle aree del Caucaso e del Medio Oriente. (il manifesto)
Mentre milizie irachene sono in Siria per affiancare le forze filo governative e contrastare l’avanzata dei ribelli, migliaia di persone scappano e lasciano la propria abitazione. (la Repubblica)
Aleppo pare caduta, ormai, e questo pompa la sua hybris in un'area che non Comprendere il risiko siriano in queste ore non è fatto semplice. (Inside Over)
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha auspicato la fine dell'"instabilità" in Siria e un accordo per fermare la guerra civile che è divampata dopo un'offensiva dei ribelli jihadisti fulminea."Il nostro più grande desiderio è che l'integrità territoriale e l'unità nazionale della Siria siano preservate e che l'instabilità che dura da 13 anni finisca con un consenso in linea con le legittime richieste del popolo siriano", ha affermato. (il Dolomiti)