Autonomia, dalla Consulta una mezza bocciatura: «Tutelare sussidiarietà»

Il ddl Calderoli sull'Autonomia differenziata non è da considerarsi incostituzionale in toto, ma presenta diverse criticità che ne rendono illegittime ampie parti, che pertanto dovranno essere rivedute dal Parlamento. È quanto anticipato da una nota della Consulta, che rimanda al prossimo deposito della sentenza, ma che nel frattempo fissa dei paletti, e non di poco conto, rispetto ai ricorsi presentati nei mesi scorsi da Puglia, Toscana, Sardegna e Campania e dai controricorsi di Lombardia, Piemonte e Veneto, che invece sostenevano il testo del governo. (Il Dubbio)

La notizia riportata su altre testate

La Consulta ha infatti ritenuto "non fondata" la questione di costituzionalità dell'intera legge (spegnendo così certe pretestuose polemiche sul punto) ma ha considerando invece "illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo". (il Giornale)

La Corte costituzionale “ha ravvisato l’incostituzionalità” di alcune previsioni contenute nella riforma sull’autonomia differenziata, la legge firmata dal ministro degli Affari regionali, il leghista Roberto Calderoli, approvata in via definitiva dal Parlamento lo scorso giugno. (Il Fatto Quotidiano)

Oggi la Corte Costituzionale frena il progetto di autonomia con cui Meloni, Salvini e Tajani volevano fare a pezzi il tricolore e la nostra unità". "Abbiamo combattuto in Parlamento (prendendo anche pugni), nelle piazze a suon di firme, con la nostra governatrice Alessandra Todde, che si è vista accogliere i motivi del ricorso. (Tiscali Notizie)

Autonomia differenziata, Consulta a gamba tesa: "Illegittime alcune disposizioni"

Decidendo sui ricorsi presentati da Puglia, Toscana, Sardegna e Campania la Corte costituzionale ha negato l'incostituzionalità dell'intero provvedimento, ma ha invalidato varie norme centrali (comprese quelle sui Lep), invitando il Parlamento a "colmare i vuoti". (Il Giornale d'Italia)

La Corte Costituzionale si è pronunciata in merito ai ricorsi presentati da alcune regioni contro la legge sull’autonomia differenziata (n. 86 del 2024). Pur ritenendo “non fondata” la questione di costituzionalità dell’intera legge, la Consulta ha dichiarato “illegittime” alcune specifiche disposizioni del testo. (Orizzonte Scuola)

Lo dice la governatrice in merito alla decisione della Consulta che ha dichiarato l'incostituzionalità di alcuni passaggi della legge sull'autonomia differenziata. Infatti, "tutte le disposizioni dichiarate incostituzionali figurano tra quelle impugnate dalla Regione Sardegna, la quale colleziona tra le regioni ricorrenti il più alto numero di motivi di impugnazione accolti - osserva - A riprova del fatto che l'iniziativa sarda non aveva carattere pretestuoso, né era indotta da motivazioni propagandistiche ma era sinceramente animata dal proposito di contribuire al ripristino della legalità costituzionale violata". (Tiscali Notizie)