Avvio in rosso per gli indici USA dopo i dati sull'occupazione USA

I principali indici azionari statunitensi hanno iniziato l’ultima seduta della settimana in forte ribasso, dopo la diffusione dei dati sull’occupazione USA nel mese di luglio. Alle ore 15.40 il Dow Jones perdeva l'1,17% a 39.878 punti, mentre l’S&P500 era in flessione dell'1,31% a 5.376 punti. Performance peggiore per il Nasdaq (-1,96% a 16.857 punti). Avvio di seduta disastroso per Intel (-27% a 21,21 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 2° trimestre 2024 e la decisione del management di procedere con un drastico taglio dei costi. (SoldiOnline.it)

Ne parlano anche altri giornali

Apertura con tracollo per Wall Street: tutti i maggiori indici presentano un risultato negativo ben al di sotto del 2%. (PPN - Prima Pagina News)

Don’t panic, niente panico, direbbero gli americani. Somiglianze e differenze Ma le somiglianze vanno a braccetto con le differenze. (Milano Finanza)

Berkshire Hathaway Crolla Wall Street, in una giornata di forti vendite sui mercati globali per i timori di recessione negli Stati Uniti. Stamattina il Nikkei 225, il principale indice del mercato giapponese, ha registrato un calo del 12% nel suo giorno peggiore dal Lunedì Nero del 1987, con i mercati europei che a loro volta stanno mostrando rossi significativi. (LA STAMPA Finanza)

Lunedì da dimenticare per le Borse mondiali. Dopo Asia ed Europa, anche Wall Street parte in deciso rosso, anche se rispetto all’avvio i listini americani hanno dato qualche segnale di tenuta. Come noto, alla base della forte correzione azionaria ci sono i timori di recessione dell’economia Usa e di una Federal Reserve che potrebbe arrivare in ritardo con il taglio dei tassi. (financialounge.com)

Un lunedì nero per le borse mondiali è quello che stiamo vivendo con un sell off iniziato venerdì e che sta continuando, accrescendo il timore forte che l’economia americana finisca in recessione. (Wall Street Italia)

Ma l'evidenza dello stress che stanno vivendo le p… Solo un indice ISM di luglio sopra le attese ha sostenuto, in parte, Wall Street ed evitato un tracollo ben più grave per Milano, Francoforte, Parigi e Madrid. (La Stampa)