Scoppia il panico alle Olimpiadi: retroscena spaventoso

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Scoppia di nuovo il panico alle Olimpiadi di Parigi quando manca poco alla chiusura: il retroscena è spaventoso Quando mancano ormai pochi giorni alla loro chiusura, le Olimpiadi di Parigi proprio non vogliono smettere di fare scalpore e, nelle ultime ore, è scoppiato ancora una volta il panico tra gli atleti. Fin dal loro inizio, i Giochi parigini sono stati inondati da forti polemiche, una delle quali riguardanti le condizioni della acque della Senna, ritenute contaminate al punto da far spostare l’allenamento degli atleti che avrebbero dovuto prendere parte alle gare Triathlon. (SportItalia.it)

Ne parlano anche altri media

Quando lo scorso 5 agosto le atlete e gli atleti del triathlon si sono tuffati nella Senna per la staffetta mista delle Olimpiadi di Parigi 2024, le acque del fiume erano troppo inquinate: lo sostengono i dati pubblicati dal sito d’informazione francese Mediapart, che ha rivelato i risultati dei prelievi effettuati giorno dopo giorno dall’Eau de Paris, la società pubblica che si occupa della gestione dell’acqua nella capitale francese. (Il Fatto Quotidiano)

Per inciso, io non sono filofrancese e da sempre cerco di contrastare i tentativi napoleonici di Parigi. Ma il suo tentativo difficilissimo di pulire la Senna non merita una critica totale né tantomeno prese in giro perché intravedo in questo progetto (costato oltre un miliardo) l'innesco di un possibile scenario positivo: l'avvio di una gara mondiale tra Stati per chi meglio pulisce i fiumi (terreni, mari e aria) con l'esito di un probabile balzo tecnologico eco-sistemico con effetti economici moltiplicativi. (Italia Oggi)

Mattia Feltri oggi si lamenta perché i giornali italiani si occupano più della cacca nella Senna che delle notizie belle di queste Olimpiadi, dalle vittorie clamorose ai record infranti. Vero. Però come ben saprà, una cara vecchia regola giornalistica spiega che per vendere devi puntare sulle tre S: sangue, sesso, soldi. (il Giornale)

Tra un Escherichia coli e un Enterococcus da schivare tra una bracciata e l’altra, c’è però un altro ospite sgradito in cui gli atleti rischiano di imbattersi: è l’acido trifluoroacetico (TFA), un inquinante eterno che fa parte della grande famiglia dei PFAS, la cui origine è riconducibile alla degradazione di vari pesticidi ma non solo. (Greenpeace)

PUBBLICITÀ Secondo il Comitato Olimpico Portoghese (COP), i sintomi di Vilaça sono più forti rispetto a quelli riscontrati dall'atleta donna. (Euronews Italiano)

Preoccupazioni concrete, poi realizzatesi nel ricovero della sua collega belga Claire Michel dopo aver contratto il virus dell’Escherichia Coli, seguito poi dall’abbandono della gare da parte dei triatleti svizzeri Simon Westermann e Adrien Briffod, entrambi con sintomi di infezione gastrointestinale. (Dissapore)