Calenzano, il deposito Eni finisce sotto sequestro. L’ipotesi sulla causa dell’esplosione: «Lavori ai tubi durante il carico delle autobotti»

Un dipendente del deposito avrebbe notato un'anomalia pochi secondi prima dell'esplosione. Ha dato l'allarme ed è fuggito subito dopo, salvandosi Il deposito Eni di Calenzano è stato messo sotto sequestro dalla procura di Prato nell’ambito dell’inchiesta aperta in seguito alla violenta esplosione che il 9 dicembre ha squassato l’impianto uccidendo cinque persone. Il deposito è in queste ore oggetto di sopralluoghi per capire cosa abbia causato la deflagrazione nei pressi delle pensiline di rifornimento delle autobotti e per questo tutta l’attività di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione dei carburanti è stata interrotta. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime dell’incidente al deposito carburanti Eni di via Erbosa. L’iban del conto, presso Unicredit spa, tesoriere del Comune, è IT43Y0200838103000107278108. (055firenze)

Savona. Di questi, tre si trovano in Valbormida, quattro (almeno per ora) nell'area che va da Savona a Bergeggi e due nel ponente della provincia; tre sono industrie chimiche, gli altri 6 sono impianti di stoccaggio. (IVG.it)

Poi il lungo applauso della folla presente, tremila persone secondo i sindacati. Inomi delle cinque vittime: Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Franco Cirelli, Davide Baronti e Gerardo Pepe. (Il Fatto Quotidiano)

Esplosione al deposito ENI di Calenzano: le possibili cause dell’incidente

Ora le comunità dove sono cresciuti o che li hanno accolti sono pronte a ricordare i cinque autotrasportatori con eventi di commemorazione, giornate di lutto con bandiere a mezz'asta e manifestazioni a sostegno della sicurezza sui luoghi di lavoro. (leggo.it)

Manifestazione oggi a Calenzano (Firenze) con centinaia di partecipanti, tremila secondo gli organizzatori, in occasione dello sciopero provinciale indetto da Cgil, Cisl e Uil dopo la strage di lunedì mattina al deposito Eni di via Erbosa. (Tiscali Notizie)

La violenta esplosione del 10 dicembre 2024 al deposito ENI di Calenzano (FI) che ha causato 5 morti e 26 feriti potrebbe essere stata dovuta probabilmente a vapori di idrocarburi che si sono infiammati in una pensilina di carico delle autobotti. (Geopop)