La carica dei lobbisti fossili a Baku: l’Italia prima tra gli europei
L’Italia è stata il Paese in Europa che ha superato tutti gli altri per numero di badge concessi per accedere alla Cop29 di Baku (dove si negoziavano le sorti del pianeta quanto a cambiamento climatico e inquinamento) a dipendenti e dirigenti di imprese che fanno affari con gas e petrolio, soprattutto con quelli dell’Azerbaijan, che … (Il Fatto Quotidiano)
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"Sono veramente contento, un po' esausto, ma veramente contento che siamo riusciti a farcela", afferma Wopke Hoekstra, commissario europeo per l'azione per il clima, alla conclusione della conferenza. L'accordo impegna le nazioni sviluppate a pagare almeno 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035 per aiutare i paesi in via di sviluppo a rendere piu' verdi le loro economie e a prepararsi ai disastri. (Tiscali Notizie)
Si è chiusa nella notte la Cop 29 sul clima di Baku, in Azerbaigian, ma non si può certo dire che si sia trovato un accordo tra le parti. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo due settimane di negoziati, alla Cop29 di Baku passa l'accordo sull'aumento degli aiuti per il clima ai Paesi in via di sviluppo. Dai 100 miliardi di dollari all'anno attuali, previsti dall'Accordo di Parigi, si arriverà gradualmente a 300 miliardi all'anno nel 2035. (L'Unione Sarda.it)
Ma se serve a far scoppiare i fegati dei virologi propagandisti, è già qualcosa. Tutti che esultano, io ci andrei più cauto: segnale incoraggiante, purché non serva a blandirli, a condizionarli, alla lusinga elettorale non resiste quasi nessuno. (Il Giornale d'Italia)
Alla Cop29 di Baku i paesi sviluppati hanno alzato a 300 miliardi all’anno la loro proposta per il fondo di aiuti climatici ai paesi in via di sviluppo (ieri avevano proposto 250), ma i paesi meno vulnerabili ritengono che questi soldi siano pochi. (Open)
I 300 miliardi di dollari saranno destinati ai Paesi in via di sviluppo che hanno bisogno di denaro per liberarsi dal carbone, dal petrolio e dal gas che causano il surriscaldamento del pianeta, per adattarsi al riscaldamento futuro e per pagare i danni causati dalle condizioni climatiche estreme. (LAPRESSE)