Fdi e Lega insieme per il taglio delle prestazioni socio-assistenziali ai malati gravissimi. Le opposizioni: “Prestazioni a rischio, favore ai fondi privati”

La Lega va avanti per la strada del taglio retroattivo delle prestazioni socio-assistenziali ai malati gravissimi. Con il pieno sostegno di Fratelli d’Italia. Salvo interventi della commissione Bilancio, il testo del ddl 1241 intitolato – ironia dei nomi – Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, uscirà dalla commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato e arriverà in aula in settimana così com’è. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
"Abbiamo di fronte un governo che, in rapporto al Pil, è quello che negli ultimi anni ha investito meno risorse per la salute degli italiani. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. (Civonline)
Si accende il dibattito sulle difficoltà delle famiglie che si trovano a gestire anziani non autusufficienti. Oltre alla questione della lunghe liste di attesa per ottenere dall’Asl la copertura del 50% della retta delle Rsa convenzionate, spaventa l’approvazione di un emendamento in Senato che verrà posto all’esame dell’assemblea nei prossimi giorni. (La Nuova Provincia - Asti)
Dopo i tagli del Governo Meloni al Fondo per la Disabilità qualcuno cerca di imporre ulteriori vessazioni ai danni delle categorie più fragili. Evidentemente nell’”economia di guerra” non si lesina a spendere e spandere per gli armamenti e si cerca di fare cassa lesinando risorse destinate ai più deboli. (Elbareport)
Il Coordinamento nazionale delle famiglie con disabilità (Confad) teme che i rimborsi delle spese socio-assistenziali di rilievo sanitario possano essere separati dalle spese sanitarie e scorporate dal budget della sanità pubblica, come prevede l’emendamento proposto dalla vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, Maria Cristina Cantù, al Ddl 1241 «Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria». (Gazzetta di Parma)
PUGLIA – Tra liste d’attesa per entrare nelle RSA con il contributo del sistema sanitario nazionale e tariffe non aggiornate, che mettono a rischio tanti posti di lavoro il nodo dei servizi agli anziani non autosufficienti è tutto da risolvere. (Corriere Salentino)
In Puglia esplode la rabbia di migliaia di famiglie dopo la decisione della Regione di aumentare la compartecipazione economica per i ricoveri nelle Residenze sanitarie assistenziali. La delibera di giunta regionale 659/2023 ha infatti innalzato dal 30 al 50% la quota a carico dei familiari per i pazienti non autosufficienti affetti da Alzheimer e demenza senile. (l'Immediato)