Morto Gianfranco Spadaccia, leader radicale
Di Emma Bonino: La sua morte una grande perdita per me e per il Paese Se ne va un giornalista sagace, politico capace di visioni sempre rivolte al futuro e persona straordinaria anche per il modo gentile e intelligente di interfacciarsi con gli altri. La sua morte è una grande perdita per me e il Paese tutto. Ciao Gianfranco: così la leader di +Europa Emma Bonino ha ricordato Gianfranco Spadaccia, giornalista, ex parlamentare, segretario del Partito radicale negli anni Settanta e Ottanta. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Solo tre giorni dopo il decesso dello storico leader radicale Gianfranco Spadaccia, è scomparso ieri mattina anche il nipote, Francesco, di anni 31, a causa di una trombosi. Immediatamente erano intervenuti i medici di palazzo Madama e il 31enne era stato trasportato in codice rosso in ospedale e ricoverato. (ilGiornale.it)
Francesco Spadaccia era socio della Federazione Italia dei diritti Umani, organizzazione che promuove l’attuazione del Settimo Principio dell’Atto Finale di Helnsinki: ‘Rispetto dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali’. (Il Riformista)
Francesco Spadaccia, suo nipote, si è sentito male martedì, mentre era venuto a dare l'ultimo saluto allo zio. Si trovava in Senato, dove era stata allestita la camera ardente. Per me è stato come un fratello più grande e credo sia stato così per molti altri radicali. (ilmessaggero.it)
Francesco Spadaccia ha accusato un malessere martedì scorso a Roma. Si trovava in Senato a Palazzo Madama dove, nella Sala Caduti di Nassirya, era stata allestita la camera ardente dello zio. (Repubblica Roma)
È deceduto oggi Francesco Spadaccia, giornalista di 31 anni e nipote di Gianfranco Spadaccia, scomparso domenica scorsa. Il 31enne si è sentito male due giorni fa a Roma nella Sala Caduti di Nassirya in Senato dove era stata allestita la camera ardente dell'ex segretario del Partito Radicale, lo zio Gianfranco. (La Pressa)
Il giovane avvocato, 31 anni, fino a martedì sera era stato nella camera ardente dello zio, allestita al Senato. Causa della morte, una trombosi Francesco Spadaccia (Corriere Roma)