Calenzano: riprendono le ricerche dei 3 dispersi dopo l’esplosione, due i morti accertati. Diretta

– Mentre riprendono le ricerche dei tre dispersi, proseguono le indagini nell’ambito dell’esplosione di Calenzano: nel deposito di idrocarburi dell'Eni, durante le fasi di caricamento delle autocisterne, nella mattina di lunedì, un tremendo boato ha squarciato l’aria. Una palla di fuoco ha provocato la deflagrazione che ha investito le strutture del deposito stesso e poi, con l’onda d’urto, ha danneggiato edifici nel raggio di molte centinaia di metri. (LA NAZIONE)

Su altri media

Questo mostra il momento esatto dell'esplosione avvenuta il 9 dicembre 2024 nel deposito Eni di Calenzano, comune in provincia di Firenze. Le autorità hanno avviato un'inchiesta per determinare le cause dell'esplosione. (Il Giornale d'Italia)

"Se avvenisse un incidente rilevante, incendio o esplosione, sarebbe tagliata in due l'Italia, oltre ai danni prioritari per persone e lavoratori", aveva scritto l'ente. A dare nuovamente l'allarme nel 2020 era stata la cooperativa Medicina Democratica. (Il Giornale d'Italia)

Ci sono dipendenti Eni. E poi vai a sapere chi altri ancora. (LA NAZIONE)

Una palla di fuoco (fireball) si materializza dal nulla. Una nuova tragedia sul lavoro si è consumata in provincia, questa volta a Calenzano, nel deposito Eni di via Erbosa, un ingrosso di carburanti che rifornisce i distributori di benzina di una grossa fetta del centro Italia. (LA NAZIONE)

Ieri, però, la sua funzione ordinaria è decisamente cambiata in modo inaspettato e drammatico. La grande sala al quarto piano del Palazzo degli uffici comunali di piazza Gramsci di solito ospita iniziative, conferenze, convegni, a volte anche attività più leggere e di aggregazione. (LA NAZIONE)

È sorto nel 1956, quando nella Piana c’erano pochi insediamenti industriali e a Peretola atterravano solo piccoli aerei privati e qualche DC-3 per collegamenti nazionali. (Corriere Fiorentino)