Matteo Lepore e risultati in Emilia-Romagna: «Il centrodestra ha esagerato, sembrava volessero lanciare un missile sulla città»
«Una grande risposta democratica, i dati su Bologna sono molto importanti e ci danno ulteriore energia sia per il nostro mandato sia per il contributo nei confronti della Regione». Doveva anche essere un referendum contro Matteo Lepore, così avevano ripetuto dal centrodestra negli ultimi giorni di campagna. Qui la percentuale di votanti è stata sensibilmente più alta e il responso delle urne è stato lusinghiero per l’inquilino di Palazzo d’Accursio. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
All’interno gli anziani giocano a carte, nel cortile alle 15.01 si presentano alcuni membri dello staff del neopresidente Michele De Pascale: gli exit poll non lasciano spazio alla suspence, la vittoria è larghissima, tra il 53 il 57%, la candidata civica delle destre Elena Ugolini è intorno al 40%. (il manifesto)
Se non altro perché i Dem qui hanno il cuore anagrafico, oltreché simbolico, della loro classe dirigente: l’Emilia-Romagna esprime il presidente (Bonaccini), la segretaria (Schlein), e con la vittoria di de Pascale anche, idealmente, quel passaggio di consegne generazionali (Schlein e de Pascale hanno la stessa età, classe 1985) che può proiettare il partito verso il futuro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sia in Umbria che in Emilia-Romagna, alle elezioni regionali 2024, ha vinto il centrosinistra. Il Partito democratico è stata nettamente la forza più votata, e avrà la maggioranza dei consiglieri regionali. (Fanpage.it)
Ma soprattutto, delinea nei prossimi anni di governo in viale Aldo Moro e in Comune, l’orizzonte per il centrosinistra con cui tornare maggioranza nel Paese. (il Resto del Carlino)
Quando perde si scopre istituzionale. Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva», scrive su X. (il manifesto)
In provincia di Ferrara Michele de Pascale batte Elena Ugolini per un soffio con il 48,77% dei voti contro il 48,25% della candidata del centrodestra. Poco meno del 3% va ai due outsider Luca Teodori e Federico Serra mentre il Pd vale da solo il 36,77% dei voti ed è, per distacco, il primo partito. (Estense.com)