Lo studio del Dna riscrive la storia di Pompei, l'Università di Firenze nel team di ricerca internazionale

Più informazioni:
Morti sul lavoro

I corpi di Pompei abbracciati e cristallizzati dalla lava del Vesuvio hanno un’identità diversa da quella fino ad oggi data per scontata a partire dalla riscoperta della città nel 1748: quelle che sembravano madri che abbracciavano figli piccoli, amanti o parenti che si proteggevano a vicenda, in realtà si scopre essere sconosciuti che, colti dall’ondata di fuoco, si sono ritrovati uno accanto all’altra. (intoscana.it)

Ne parlano anche altre fonti

Lo studio dell'Università di Harvard Dopo secoli, i corpi sepolti sotto la cenere di Pompei continuano a svelare segreti. Un recente studio dell’Università di Harvard, pubblicato su Current Biology, ha permesso di analizzare il DNA antico dei calchi delle vittime dell’eruzione del 79 d. (BlogSicilia.it)

Parco Archeologico di Pompei (Avvenire)

Due sorelle morte abbracciate sotto lo stesso tetto. Sono alcune delle ipotesi sull’identità dei famosi calchi di Pompei, le vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (WIRED Italia)

Il DNA smentisce l'identità dei calchi di Pompei. E pure la nostra mania a considerare “naturale” ciò che non lo è

Lo dimostrano le analisi del DNA raccolte da alcuni dei calchi che ricostruiscono i corpi degli abitanti dell'antica città dell'Impero Romano, nell'esatta posizione in cui si trovavano quando furono investiti dal flusso piroclastico. (Focus)

E dei corpi che si pensava fossero di due sorelle uno è un maschio. Non c'era un padre in fuga con il suo bambino dall'eruzione del Vesuvio. (Virgilio)

Ci siamo così assuefatti all’abuso del termine “naturale” che quasi non ci accorgiamo più dei cortocircuiti che crea. (Orticalab)