Gisèle alle donne: "La vergogna non è nostra"

Non è riuscita a guardarlo in faccia e nemmeno a chiamarlo ex marito. Ma nell'aula del tribunale di Vaucluse, Gisèle Pelicot si è rivolta direttamente a lui che per anni l'ha sedata per farla poi violentare da 50 sconosciuti nella loro casa di Mazan, in Francia. «Oggi lo chiamerò Dominique» ha esordito davanti al giudice. E ha cominciato, con voce ferma: «Abbiamo avuto 50 anni di vita insieme, 3 figli, 7 nipoti», ha ricordato, «pensavo che avrei finito i miei giorni con questo signore. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

«Non so come ricostruirò me stessa, come supererò tutto questo. Fortunatamente sono supportata da uno psichiatra. (Vanity Fair Italia)

"Sono una donna completamente distrutta": sono state le parole di Gisèle Pelicot oggi davanti ai giudici del tribunale di Avignone, chiamato a giudicare il suo ex marito e altri 50 uomini che l'hanno violentata per dieci lunghi anni, mentre era incosciente e drogata dal coniuge. (Sky Tg24 )

È il concetto che Gisèle Pelicot – la donna che ha chiesto un processo a porte aperte contro l’ex marito e 50 stupratori, ripete da tempo e che oggi ha ribadito nell’udienza in cui i giudici del tribunale del Vaucluse hanno proseguito Sotto processo l’ex marito che la sedava per farla poi violentare da sconosciuti nella loro casa di Mazan, in Francia. (Il Fatto Quotidiano)

Gisèle Pelicot al processo per stupro di massa: “Non siamo noi donne a doverci vergognare”

Come Gisèle Pelicot dice di stare cercando di capire come il «marito perfetto» che pensava di avere abbia fatto tutto ciò, le testimonianze di queste donne parlano di questi uomini come «persone educate», «grandi lavoratori», «padri affettuosi». (Vanity Fair Italia)

Gisèle Pelicot si è rivolta per la prima volta al marito durante il suo intervento nell'aula di tribunale in Francia dove si sta svolgendo il processo per le violenze sessuali da parte di 50 uomini ingaggiati dal partner. (Fanpage.it)

Davanti alla corte di Avignone ha detto di desiderare che le donne che hanno subito violenza sappiano che “non siamo noi che dobbiamo vergognarci, ma loro”, gli stupratori. La 71enne francese, il cui ex marito è a processo con le gravissime accuse di averla drogata e stuprata quando erano sposati e di aver invitato decine di altri uomini (una cinquantina sono a processo) a violentarla, si è presentata in tribunale mercoledì 23 ottobre. (Luce)