Si vota in Georgia, Bruxelles all'erta

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Inside Over ESTERI

Dopo le discusse elezioni in Moldavia di domenica 20 ottobre, i cui risultati hanno mostrato un Paese politicamente diviso, sabato 26 ottobre si terranno anche le elezioni parlamentari in Georgia. Entrambi i Paesi, accomunati dal passato sovietico, stanno infatti vivendo un momento decisivo per gli equilibri politici del prossimo futuro, per cui la Georgia, proprio come la Moldavia, è sotto la lente d’ingrandimento di Bruxelles (Inside Over)

La notizia riportata su altri giornali

Poco più del 50% degli aventi diritto ha votato per cambiare rotta, costituzione nazionale e uscire dalla sfera d’influenza russa in maniera definitiva e chiara. In Moldavia al referendum bandito per l’adesione all’Ue ha appena vinto il sì. (Il Fatto Quotidiano)

Un’elezione che sa di resa dei conti: nessuno pare pronto ad accettare una sconfitta. (la Repubblica)

La Georgia si prepara a elezioni parlamentari considerate decisive per il futuro del paese in Europa. Bruxelles ha sospeso le trattative per l’ingresso dopo l’approvazione di una legge repressiva sulla libertà di espressione, definita la “legge russa”. (Rai Storia)

Ma con il suo Sogno georgiano e il patrimonio - valutato in 7,6 miliardi di dollari, un quarto del prodotto interno lordo della Georgia - continua a essere l'ombra che si proietta sul Paese in cui si vota sabato. (Adnkronos)

Poche casupole e un parco giochi abbandonato, a 50 km a Nord-Ovest dalla capitale Tbilisi, Odzisi ha l’apparenza di un villaggio bucolico. In realtà segna il confine con l’Ossezia del Sud, la regione georgiana occu… (la Repubblica)

Ecco protagonisti e posta in gioco.​«Visto da vicino», la videorubrica di approfondimento: qui tutte le puntate. (Corriere TV)