Giudici e decreto rimpatri. Santalucia (Anm) in città: "C’è un clima inquietante"

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il Resto del Carlino INTERNO

"Lunedì sarò a Bologna per un’assemblea straordinaria che testimonia il clima di inquietudine per questo modo di fare di politica e media intorno all’attuale maggioranza di governo, che priva di serenità il lavoro dei magistrati: non si può far nulla che si è etichettati come politicizzati. Fai un provvedimento che non piace e diventi ‘rosso’. È inaccettabile". Così il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, entra nel polverone politico sollevatosi dopo la decisione del tribunale di Bologna (giudice estensore Marco Gattuso) di rinviare alla Corte di giustizia Ue la decisione sul rimpatrio di un migrante bengalese e l’eventuale disapplicazione del dl ’Paesi sicuri’ della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che inserisce il Bangladesh nella lista dei Paesi sicuri mentre, contestano i giudici, vi vengono perseguitate alcune minoranze e dunque, per il diritto europeo, non sarebbe tale. (il Resto del Carlino)

Su altri giornali

Marco Gattuso (il Giornale)

Magistrati in rivolta per «l'aria pesante che si respira» nei loro confronti negli ambienti del governo e della maggioranza. (Italia Oggi)

Parlano di «clima di inquietudine», di «istituzioni ferite». «Fai un provvedimento che non piace e diventi “rosso” – attacca l’Associazione nazionale magistrati – Si rastrellano informazioni sui giudici per delineare pubblicamente il profilo del magistrato di parte e ostile… (La Stampa)

“Di fatto governo e maggioranza hanno messo i carrarmati davanti alla magistratura e sono pronti a far fuoco”. Si esprime così Ilaria Cucchi, senatrice del Gruppo Misto-Avs e vicepresidente della Commissione Giustizia, sullo scontro in atto tra l’Associazione Nazionale Mafistrati e il Governo. (Estense.com)

Lanciato due giorni fa, l’appello ha già raccolto oltre 150 firme, tra cui quelle di magistrati noti come Vittorio Borraccetti, Gian Carlo Caselli, Beniamino Deidda, Gabriella Luccio… (la Repubblica)

Il Ddl costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti approderà in Aula a Montecitorio il prossimo 26 novembre, e già governo e Associazione nazionale magistrati intensificano lo scontro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)