Giudici e decreto rimpatri. Santalucia (Anm) in città: "C’è un clima inquietante"

"Lunedì sarò a Bologna per un’assemblea straordinaria che testimonia il clima di inquietudine per questo modo di fare di politica e media intorno all’attuale maggioranza di governo, che priva di serenità il lavoro dei magistrati: non si può far nulla che si è etichettati come politicizzati. Fai un provvedimento che non piace e diventi ‘rosso’. È inaccettabile". Così il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, entra nel polverone politico sollevatosi dopo la decisione del tribunale di Bologna (giudice estensore Marco Gattuso) di rinviare alla Corte di giustizia Ue la decisione sul rimpatrio di un migrante bengalese e l’eventuale disapplicazione del dl ’Paesi sicuri’ della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che inserisce il Bangladesh nella lista dei Paesi sicuri mentre, contestano i giudici, vi vengono perseguitate alcune minoranze e dunque, per il diritto europeo, non sarebbe tale. (il Resto del Carlino)

Su altri giornali

Marco Gattuso (il Giornale)

Come in tutte le guerre, a un’azione corrisponde una reazione. (Il Dubbio)

Il Ddl costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti approderà in Aula a Montecitorio il prossimo 26 novembre, e già governo e Associazione nazionale magistrati intensificano lo scontro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Napoli, l'Associazione magistrati: «Sui migranti solidarietà ai colleghi di Roma, Bologna e Palermo»

Parlano di «clima di inquietudine», di «istituzioni ferite». «Fai un provvedimento che non piace e diventi “rosso” – attacca l’Associazione nazionale magistrati – Si rastrellano informazioni sui giudici per delineare pubblicamente il profilo del magistrato di parte e ostile… (La Stampa)

“C’è un’insofferenza dichiarata nei confronti di un potere che non risponde alle direttive del governo“. Ospite di Tagadà su La7, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia si ribella agli attacchi mediatici del centrodestra contro le decisioni dei giudici sui trasferimenti di migranti, e in particolare contro il Tribunale di Bologna che ha rinviato alla Corte di Giustizia europea il nuovo decreto con l’elenco dei Paesi sicuri, per verificarne la compatibilità con il diritto sovranazionale. (Il Fatto Quotidiano)

«Solidarietà e vicinanza ai colleghi delle sezioni Immigrazione dei Tribunali di Roma, di Bologna e di Palermo» viene espressa dalla giunta esecutiva sezionale dell'Anm di Napoli che, in una nota, «manifesta la propria preoccupazione per le dichiarazioni di esponenti politici, anche di spicco, che hanno attribuito a una volontà di opposizione politica, con conseguente pericolosa delegittimazione della magistratura, i provvedimenti adottati dai colleghi - al di là del merito degli stessi che sarà valutato dalla Corte di Cassazione - in applicazione di noti principi di diritto, come la supremazia del diritto comunitario e l'efficacia vincolante delle sentenze della Corte di Giustizia Europea per i giudici nazionali». (napoli.corriere.it)