Cagliari. Attivati gli Ascot per garantire l'assistenza sanitaria di base ai cittadini senza medico di famiglia

Cagliari. Attivati gli Ascot per garantire l'assistenza sanitaria di base ai cittadini senza medico di famiglia Al momento sono tre le strutture attive nei Distretti della ASL di Cagliari: a Ballao, Esterzili e Villa San Pietro Di: Redazione Sardegna Live Si chiamano Ascot e sono gli ambulatori straordinari di comunità territoriali, le strutture attivate dalla ASL di Cagliari per assicurare l’assistenza sanitaria di base ai cittadini dei comuni privi di medico di famiglia. (Sardegna Live)

La notizia riportata su altri giornali

Mimmo Licandro stamattina, dopo diversi anni dal suo pensionamento, ha ripreso in mano la sua professione nell’ambulatorio straordinario di comunità territoriale di Arborea, territorio dove ha operato per decenni e che conosce molto bene. (L'Unione Sarda.it)

L'emergenza sanitaria chiama. Dopo diversi no da parte della Regione e della Asl, Mimmo Licandro potrà finalmente essere a disposizione dei cittadini rimasti senza medico, nell'ambulatorio straordinario di comunità territoriale di Arborea. (L'Unione Sarda.it)

Da domani - venerdì 13 settembre - sarà al lavoro nell’ambulatorio straordinario di comunità territoriale di Arborea il primo medico in pensione ad aderire in Sardegna a un progetto della Asl per superare le carenze negli organici. (LinkOristano)

Arborea, ritorna in servizio il medico in pensione Mimmo Licandro

Il dottor Mimmo Licandro è il primo medico in pensione in Sardegna ad aderire a un progetto aziendale di assistenza primaria dotato di ricettario grazie alle nuova legge regionale numero 12 dello scorso 20 agosto, che consente anche ai medici in quiescenza di utilizzare il ricettario rosso per la prescrizione ai pazienti di visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci sino al prossimo 31 dicembre 2024. (La Nuova Sardegna)

Oristano Fino al 30 settembre, dalle 20 alle 8 del mattino, la Guardia medica di Oristano rimarrà aperta tutti i giorni grazie alla presenza di due medici in turno, «a garanzia anche della sicurezza del personale sanitario e di una migliore organizzazione del lavoro». (La Nuova Sardegna)