La "Mare Jonio" salpa da Trapani e salva 67 persone in mare

/08/2024 10:19:00 Sono 67 le vite salvate oggi dalla nave "Mare Jonio" di Mediterranea Saving Humans nel Canale di Sicilia. L'operazione è stata effettuata in cooperazione con la Guardia Costiera italiana in acque internazionali, tra le zone SAR (Search and Rescue) tunisina e maltese. Grazie alla segnalazione dell’aereo civile Colibrì di Pilotes Volontaires e al supporto della barca a vela della Fondazione Migrantes, i volontari a bordo della Mare Jonio hanno individuato una barca in legno in difficoltà con 67 persone a bordo, tra cui 16 donne e molti bambini, in pericolo di vita. (Tp24)

Ne parlano anche altre fonti

MARE JONIO, insieme alla barca a vela d’appoggio MIGRANTES, ha così potuto proseguire la sua navigazione verso Sud, pattugliando le acque del Mediterraneo Centrale e verificando le numerose segnalazioni di Alarm Phone e degli aerei civili, così come le posizioni di natanti in difficoltà indicate via radio da pescatori tunisini e siciliani. (Mediterranea - Saving Humans)

In una novità significativa, la Mare Jonio è stata affiancata durante queste operazioni da una piccola barca a vela chiamata “Migrantes”, finanziata dalla Fondazione Migrantes, un ente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). (Stranieri in Italia)

È salpata da Trapani venerdì 23 agosto e sta navigando in direzione sud, verso le coste della Libia, dove già si trovano già i velieri tedeschi Trotamar III e Nadir. Il Pontefice ha inviato un messaggio al cappellano di bordo, don Mattia Ferrari, nel quale si legge: «Vi auguro il meglio e invio la mia benedizione all'equipaggio di Mediterranea Saving Humans e a Migrantes. (il Giornale)

Gommoni e droni per scortare i viaggi dalla Libia se pagano di più, il racconto dei profughi sbarcati a Lampedusa

L’operazione è stata effettuata in cooperazione con la Guardia Costiera italiana in acque internazionali, a cavallo delle zone SAR tunisina e maltese. (Trapanioggi.it)

Nuova ondata di sbarchi a Lampedusa dove, dopo è stato soccorso un barcone di 10 metri ad opera della motovedetta Cp271. A bordo del natante 125 (4 donne e 5 minori) bengalesi, egiziani, eritrei, etiopi, pakistani e siriani. (SICILIATV.ORG)

«Un gommone ci ha accompagnati per più di 3 ore, dopo che siamo partiti da Zawiya. Un modo per garantire maggiore sicurezza alle persone che sono disposte a pagare di più il «servizio aggiuntivo». (Giornale di Sicilia)