Barnier, un ripiego che fa comodo a Le Pen
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Al termine di una crisi di governo lunga 51 giorni, una durata inedita nella storia della politica francese e superiore alla media delle crisi italiane (circa 33 giorni), Emmanuel Macron ha tirato fuori la carta Michel Barnier. Una soluzione di ripiego, un’occasione persa per la politica francese e una vittoria per il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Settantatré anni d… (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
ANSA (Avvenire)
È un uomo della destra moderata, esce dalle fila dei Républicains, gli ex gollisti ormai ridotti al lumicino, e già da oggi è il bersaglio privilegiato dei socialisti, dell’ultrasinistra e degli ecologisti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen non voterà alcuna sfiducia a meno che «il primo ministro non si allontani nel suo discorso di politica generale dalle nostre attese» su potere d'acquisto, immigrazione, sicurezza o svolta della legge elettorale in senso proporzionale, secondo il dirigente del partito di estrema destra Sébastien Chenu. (Corriere del Ticino)
Olaf Scholz vuole copiare il piano Rwanda mollato dagli inglesi per allontanare il surplus d’immigrati.Matteo Salvini attacca: «Chiederemo la revoca della messa al bando dei ... (La Verità)
"Questa nomina arriva dopo un ciclo di consultazioni senza precedenti durante il quale, in conformità con il suo dovere costituzionale, il Presidente ha assicurato che il Primo ministro e il futuro Governo riunissero le condizioni per essere i più stabili possibili", ha aggiunto il comunicato. (Borsa Italiana)
Il tono è ben descritto dalla prima domanda posta dal giornalista: «Avete dei rimorsi? Avete bocciato Bernard Cazeneuve, ora vi ritrovate con Michel Barnier». Intervenuto alla radio pubblica France Inter di prima mattina, il segretario del Partito socialista Olivier Faure ha avuto diritto a una dozzina di minuti d’intervista. (il manifesto)