Gimbe, la sanità in Sardegna è al palo

La sanità in Sardegna arranca. Lo certifica la Fondazione Gimbe nel Report “L’autonomia differenziata in sanità” per esaminare le criticità del testo del Ddl Calderoli e analizzare il potenziale impatto sul sistema sanitario delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di tutela della salute. Nel dettaglio dall’analisi degli adempimenti dei livelli essenziali di assistenza, le prestazioni sanitarie che la Regione deve garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket, emerge che nel decennio 2010-2019 la percentuale cumulativa totale è del 56,3% (media Italia 75,7%) “ovvero il 43,7% delle risorse assegnate nel periodo 2010-2019 non ha prodotto servizi per i cittadini”, spiega Gimbe. (Report Sardegna 24)

La notizia riportata su altre testate

Tra i temi trattati i tempi di attesa, le risorse, l’integrazione pubblico-privato e la valorizzazione del personale al centro del dibattito tra istituzioni, cittadini e imprese; i risultati mostrano un drastico calo di fiducia nella sanità pubblica. (Il Giornale d'Italia)

“Non sono d’accordo con chi ritiene che l’autonomia differenziata rappresenti un punto di non ritorno in relazione al tema dell’equità dell’assistenza sanitaria tra le Regioni italiane”. Lo afferma Rosaria Iardino, Presidente di Fondazione The Bridge, in merito al Ddl sull’autonomia differenziata, con particolare riferimento alla sanità. (Tecnomedicina)

Chiorazzo (Basilicata Casa Comune): il colpo di grazia arriverà dall’autonomia differenziata. Di seguito la nota integrale. Il sistema sanitario regionale, con il governo Bardi, è stato gravemente sottodimensionato in termini di personale medico e infermieristico e questa carenza compromette la capacità di fornire assistenza sanitaria di qualità e tempestiva a tutti i pazienti, con lunghe liste di attesa che i cittadini della Basilicata devono affrontare per accedere a servizi sanitari essenziali. (Sassilive.it)

Nell’ultimo decennio, la sanità in Sicilia ha affrontato una serie di sfide che hanno reso evidente il divario esistente tra il Sud e il Nord Italia. La strada verso il raggiungimento degli obiettivi della Missione Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il pieno adempimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sembra essere in salita, con il rischio che la situazione possa peggiorare nel medio e lungo termine. (SiracusaPress)

Potrebbe portare al collasso la sanità delle Regioni del Sud, già in fondo alle classifiche per cure essenziali e aspettativa di vita. (Tiscali Notizie)

In Calabria, l’analisi degli adempimenti Lea, le prestazioni sanitarie che la Regione deve garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket, dimostra che nel decennio 2010-2019 la percentuale cumulativa totale di adempimento è del 59,9% (media Italia 75,7%): ovvero il 40,1% delle risorse assegnate nel periodo 2010-2019 non ha prodotto servizi per i cittadini. (Approdo Calabria)