“Per te una Maserati a prezzo speciale”: la mail di Stellantis agli operai in cassa integrazione

Gli operai in cassa integrazione hanno reagito con sdegno al messaggio di promozionale di Stellantis che offriva loro l’acquisto di Maserati a prezzi scontati: “Non so se ridere o se piangere, io in cassa integrazione guadagno 1.180 euro al mese e queste vetture costano tra gli 80 e i 200mila euro” dice un delegato Fiom e operaio di Mirafiori (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Maserati GranCabrio Folgore, la decappottabile 4 posti elettrica ad altissime prestazioni La proposta Stellantis Un'offerta che invita i lavoratori, tra cui i tanti che vivono da tempo con stipendi ridotti o in cassa integrazione, a comprare una Maserati. (ilmessaggero.it)

Suona un po' come la versione automotive del celebre "che mangino brioche". (Secolo d'Italia)

E chi non ne approfitterebbe? Il sogno di ogni lavoratore italiano, stretto tra la cassa integrazione e il salario da capogiro (poco più di 1.100 euro al mese), è sempre stato quello di parcheggiare una Maserati sotto casa. (Famiglia Cristiana)

– “In cassa integrazione ma con la Maserati”. Fatto sta che la mail è arrivata anche ai dipendenti in cassa integrazione e solidarietà suscitando indignazione da parte dei sindacati e di parte del mondo politico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sgomento, rabbia e incredulità. Queste le reazioni dei tremila dipendenti delle Carrozzerie Mirafiori davanti alla mail con cui Stellantis offre ai lavoratori già in cassa integrazione e ora in solidarietà fino a fine anno una Maserati Grecale, Gran Turismo o GranCabrio «a prezzo speciale»: «Caro/a collega – si legge – siamo lieti di annunciarti che dal mese di settembre avrai la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici». (Milano Finanza)

Polemiche per il messaggio che invita i dipendenti del Gruppo, compresi quelli che non ricevono uno stipendio pieno da tempo, ad acquistare l'auto di lusso (che costa da 80 mila a oltre 200 mila euro). (Lettera43)