Md, toghe rosse contro Meloni. Albano: "Preoccupa lo stato della nostra democrazia"
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Il viceministro Sisto e Silvia Albano (segretaria Md) Al congresso di Magistratura Democratica sembrano tornati gli anni dello scontro con il potere berlusconiano. Stavolta, nel mirino c’è Giorgia Meloni e i suoi provvedimenti sull’immigrazione e la corrente di sinistra, nata giusto 60 anni fa con la missione dell’impegno politico, ne ha bisogno per rinvigorirsi. Il ministro della Giustizia ed exmagistrato, Carlo Nordio, si collega da remoto alla sala in Campidoglio con il ramoscello d’ulivo, cercando il dialogo su “critiche tecniche, non politiche”, invita la politica ad “abbassare i toni”, assicura che la riforma sulla separazione delle carriere di giudici e pm, cavallo di battaglia del Cavaliere scomparso, garantirà l’indipendenza dell’ordine giudiziario. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
"Il fatto che chi come noi cerca di applicare la Costituzione e le carte sovranazionali venga appellato come giudice comunista mi preoccupa molto per lo stato della nostra democrazia". Sull'appellativo di toghe rosse ha sottolineato: "Ci … (L'HuffPost)
La giudice del tribunale di Roma: "Nessuna intenzione di scontro con il governo, è l'esecutivo che lo vuole". La Lega: "Critiche da Md sono una medaglia" (LAPRESSE)
Nella sfilata di Milano, esibite foto di Yahya Sinwar, mente del 7 ottobre. Elogi ai violenti del match di giovedì sera: «Da loro una lezione, bisognerebbe farlo pure in Italia». (La Verità)
La magistrata di Magistratura Democratica Silvia Albano, nel corso di un comizio del suo movimento di appartenenza, ci rivela che ci sono sentenze già scritte e che saranno divulgate domani. E dopo le parole del giudice Silvia Albano in occasione del convegno per i 60 anni di Magistratura Democratica è intervenuto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri che non ha usato giri di parole: "È incredibile quello a cui stiamo assistendo. (Liberoquotidiano.it)
(Adnkronos) – “Noi vogliamo il dialogo con la magistratura proprio perché sappiamo che è chiamata ad applicare le leggi”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Così Silvia Albano, uno dei sei magistrati che hanno deciso di non convalidare il trattenimento dei migranti in Albania. A margine di un convegno la presidente di Magistratura Democratica, al centro della polemica sul caso Albania, ha detto di essere stata "scelta come parafulmine perché era molto comodo", poi sottolinea che sulla questione "c'è stato un pronunciamento unanime di tutte le comunità dei giuristi, dall'Unione delle camere penali alle associazioni dei professori di diritto dell'Unione europea: tutti hanno sostenuto che sulla supremazia del diritto europeo non ci si può fare nulla". (Today.it)