Albania, il monitoraggio del trasferimento coatto dei migranti: se pagano evitano di essere trattenuti

Ieri – venerdì – il Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI), in collaborazione con il gruppo di contatto parlamentare, si trova in Albania per monitorare il trasferimento coatto, dopo quattro giorni in mare, del secondo gruppo di migranti in applicazione del Protocollo siglato un anno fa. La missione di monitoraggio prevede visite ai centri di accoglienza di Shëngjin e Gjadër per verificare quali procedure sono applicate, se è garantita la possibilità di scegliere un difensore e l’informativa legale nella propria lingua e la verifica delle vulnerabilità. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

I grattacieli del potere finanziario della capitale oscurano la visuale sugli angoli degradati, dove sopravvivono car washing pronti a lucidare suv di lusso e anziani arrotondano la misera pensione offrendo una bilancia dove i passanti possono pesarsi. (Today.it)

Lo dichiara, dal porto di Shengjin, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "Sono al porto di Shengjin, in Albania, all'hotspot voluto dal governo italiano, dove si sta preparando la partenza dei 7 richiedenti asilo arrivati appena un paio di giorni fa. (Civonline)

Quindi punto, amo questa storia prima di buttarci centinaia di migliaia di euro senza gestire il problema. "Premesso che io non penso che stia ai tribunali decidere quali sono i Paesi sicuri, l’Albania costa troppi soldi ed è una cosa che non funziona. (Civonline)

Chi guadagna davvero coi migranti "dirottati" in Albania

/ pavia In piazza della Vittoria per dire «no» alle deportazioni dei migranti in Albania, dove il governo guidato da Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) ha aperto dei centri di trattenimento e detenzione per le persone salvate in mare. (La Provincia Pavese)

L’unico effetto è quello di condannare persone esauste, che arrivano in Europa per scappare da violenze e discriminazioni, a nuovi viaggi e trasferimenti estenuanti. Una scelta crudele e vergognosa che sta peraltro determinando danni enormi al bilancio dello stato”. (Civonline)

Dopo uno strano giorno di attesa, giovedì 7 novembre, durante il quale le voci sull’arrivo della Libra si sono rincorse, accavallate e confuse, alla fine gli 81 metri della corvetta militare sono entrati nel piccolo porto di Shengjin, nel nord dell’Albania dove i cartelli stradali per il Kosovo sono uguali a quelli per raggiungere una qualsiasi località albanese. (Today.it)