Sharon Stone a Torino: «Spero che la mia mostra arrivi anche in questa città»
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Era lei, probabilmente, la star più attesa di questo 42° Torino Film Festival, senza nulla togliere ad altri. Stasera, al Teatro Regio, è stata accolta da un lungo applauso e da ovazioni (anche gli altri ospiti come Giancarlo Giannini e Ron Howard). Ha poi dialogato con il direttore del festival, Giulio Base. «Sto per fare una mostra all’Ara Pacis di Roma – ha detto l'attrice, che è anche una apprezzata pittrice – e spero che arrivi anche a Torino. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
O anche di action movie (Fuoco assassino) e, come nel caso di Eden, di una lucida allegoria della società. «Stella delle stelle», Ron Howard è il regista di fiabe come Cocoon e Splash – Una Sirena a Manhattan e di blockbuster acclamati come A Beautiful Mind e Apollo 13. (Corriere della Sera)
Sulle note della colonna sonora del Padrino eseguita dalle voci bianche del teatro Regio, si e' aperta ufficialmente questa sera la 42sima edizione del Torino Film Festival, il primo diretto da Giulio Base (La Stampa)
Hanno sfilato sul red carpet, allestito in piazza Castello, nel cuore della città, grandi nomi del cinema, mai così tanti al festival di Torino che si contraddistingue quest'anno anche per l'attenzione al glamour e alla presenza di divi internazionali. (la Repubblica)
Quest’ultimo è il caso di Sharon Stone. Sbarcata mercoledì al Principi di Piemonte (dove alloggiano anche Rosario Dawson e Giancarlo Giannini), è uscita in segreto unicamente per un impegno legato al festival. (La Stampa)
ma è molto bello adesso riuscire a esprimermi in varie forme d'arte, poter scrivere e dipingere. Tutti pazzi per Torino: anche Sharon Stone a Torino per il 42TFF è entusiasta della città, "incredibilmente piena di arte e cultura e cibo e naturalmente è l'Italia, non può esserci nulla che non vada" dice sul red carpet. (il Dolomiti)
«Stella delle stelle», Ron Howard è il regista di fiabe come Cocoon e Splash – Una Sirena a Manhattan e di blockbuster acclamati come A Beautiful Mind e Apollo 13. Per tutti noi però, rimarrà sempre il “rosso” RichieCunningham, garbato ragazzo di provincia che sognava un mondo migliore ma era troppo timidi per chiederlo. (Corriere della Sera)