La pressione su Meloni e un barattolo di Nutella per Trump

La pressione su Meloni e un barattolo di Nutella per Trump

La pressione su Meloni e un barattolo di Nutella per Trump Francesca Schianchi Oggi la premier Giorgia Meloni vola a Washington. E’ previsto per domani l’agognato incontro con Donald Trump. «Pieno di insidie», come lo definisce il suo sottosegretario Fazzolari: dovrà parlare di dazi, di rapporto dell’America con l’Italia e l’Europa, di spese di difesa. E speriamo anche di Ucraina, dopo che ieri gli Stati Uniti si sono rifiutati di firmare una dichiarazione di condanna della strage russa a Sumy che era stata proposta in ambito G7. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

«Vediamo come va nelle prossime ore, il momento è difficile». Giorgia Meloni sente il peso della missione che domani la porterà alla Casa Bianca, delle aspettative di cui è stata caricata. (La Stampa)

La cittadina di Landquart nei Grigioni dove oggi vive Toffaloni. Keystone/Arno Balzarini Il terrorista della porta accanto: Marco Toffaloni è stato condannato a 30 anni per la strage di Piazza della Loggia a Brescia ma vive tranquillo nei Grigioni. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Giorgia Meloni è pronta per il «D-Day». Un appuntamento costruito attraverso un delicato percorso diplomatico e nel quale la premier, come scrive The Guardian, dovrà mettere in campo «un delicato gioco di equilibri», rafforzando le sue credenziali come principale interlocutore europeo della nuova Amministrazione Usa, ma mantenendo la piena fedeltà agli alleati europei. (il Giornale)

Il primo vertice bilaterale e lo slalom europeista di Meloni
Il primo vertice bilaterale e lo slalom europeista di Meloni

Ma non basta. E ancora un no secco alle richieste dell’Europa per i dazi zero almeno sull’automotive, settore messo in ginocchio dalla crisi. (Bresciaoggi)

Ci siamo. Domani, in tarda mattinata fuso Usa, il faccia a faccia tra i due: gli occhi del mondo, di sicuro quelli del Vecchio Continente, puntati sul numero 1600 di Pennsylvania Avenue. (Il Messaggero)

E… C’è da scommetterci che Donald Trump, di fronte a Giorgia Meloni, vorrà abbracciare e salutare soltanto l’Italia, non certo l’intera Unione Europea. (La Stampa)