Qualcosa di nuovo sul Fronte Occidentale – Analisi Difesa

Qualcosa di nuovo sul Fronte Occidentale Tre eventi internazionali in pochi giorni – Il G7 in Puglia, la Conferenza di pace in Svizzera e il summit dei ministri della Difesa della NATO a Bruxelles – hanno messo in luce la debolezza dell’Occidente, le sue crescenti quanto malcelate divisioni, la dissociazione dalla realtà di parte dei suoi leader ma anche qualche sprazzo di concreto realismo. Un contesto di debolezza generalizzata, forse senza precedenti, di quasi tutti i leader delle potenze euro-atlantiche (in scadenza o dimissionari o in profonda crisi di consensi) che ha visto emergere l’Italia, padrona di casa del G7, per la stabilità del suo esecutivo, l’unico tra quelli delle grandi nazioni europee a essere uscito rafforzato dal voto dell‘8 e 9 giugno anche in virtù della posizione moderata e realistica assunta nelle ultime vicende che hanno riguardato il conflitto ucraino. (Analisi Difesa)

Ne parlano anche altri media

Al G7 lo si è visto benissimo con la trascuratezza con cui il consesso (Italia, Usa, Francia, Germania, Canada, Regno Unito e Giappone) ha pensato di liquidare la questione di Gaza con il rituale «diritto di Israele a difendersi» e l’altrettanto rituale invito a praticare la soluzione «due popoli due Stati». (L'Eco di Bergamo)

La guerra in Ucraina e le tante implicazioni sullo scacchiere internazionale, inducono sempre più preoccupazione. Ne abbiamo parlato con Marco Travaglio, direttore de “Il Fatto Quotidiano” ospite nei giorni scorsi a Monopoli nell’ambito di Prospero Fest. (Canale7)

L’effettività delle conclusioni prese al G7 non è automatica, in un mondo che aspetta di sapere quali forze guideranno Europa e Usa FORSE è solo una leggenda perché non erano in tanti ad ascoltare le conversazioni dei leader degli Alleati (Roosevelt, Churchill e Stalin) quando in vista della vittoria nella Seconda Guerra mondiale, si spartivano le zone di influenza in Europa. (Quotidiano del Sud)

Mostra un gruppetto di persone, i nasi all’insù, lo sguardo perso verso il cielo come naviganti spiaggiati senza una bussola a interrogar le stelle, o come chi teme che gli stia per piombare in testa un ordigno e non sa dove scappare… Sembrano lì un po’ per caso, non per una cerimonia solenne quanto piuttosto per un qualche evento fortuito, un naufragio per esempio, un improvviso allarme… Sono i cosiddetti Grandi, mai così clamorosamente piccoli davanti all’occhio impietoso delle telecamere e al disordine del mondo che dovrebbero governare. (Volere la luna)

Riassunto delle puntate precedenti. A Buergenstock, per la precisione, dove nel fine settimana si è tenuta la surreale Conferenza di pace inaudita altera parte. (LA NOTIZIA)

L’INTELLIGENZA È FINITA – Raniero La Valle foto dal G7 Italia: morti che camminano (La Bottega del Barbieri)