Beirut bombardata da Israele, giallo sulla sorte di Nasrallah: il raid con i jet (partiti dalle basi del Golan) sul quartier generale di Hezbollah
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Questa volta l’obiettivo era l’uomo solo al comando di Hezbollah: Hassan Nasrallah. A tarda sera ancora non ci sono notizie sulla sua sorte, se sia stato raggiunto dalla bomba di profondità usata dai caccia dell’Israel Air Force. A Beirut qualcuno prega, in Israele cresce la sensazione che il leader sciita possa essere stato effettivamente colpito ma l’unica notizia - ancora da confermare - è che nel raid sarebbe rimasta uccisa la figlia. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
Il Medio Oriente ormai è una polveriera. Nel sobborgo sarebbe situato il quartier generale di Hezbollah. (Secolo d'Italia)
Video postati su X mostrano enormi nubi di fumo arancione e nero levarsi verso il cielo (LAPRESSE)
Una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, non è raggiungibile dopo il massiccio raid aereo di Israele ieri sera sulla periferia sud di Beirut, dove è situato il quartier generale del movimento. (ilmessaggero.it)
Per raggiungere lo scopo senza rischiare un’operazione militare di terra costosa e incerta nel Sud del Libano, Netanyahu sta mettendo in campo ogni tecnologia cibernetica e di intelligence (le detonazioni di cercapersone e walkie-talkie) e ogni potenza di fuoco aereo possibile (raid a tappeto nel Sud e nella Bekaa, e attacchi più o meno mirati su Beirut) per spingere Hezbollah e l’Iran a rivedere il loro approccio al conflitto e ai negoziati sul Medio Oriente. (Limes)
La situazione in Libano è sicuramente "la più grave" dalla guerra del 2006 a oggi, ma potenzialmente molto più grave e letale, visto che i morti in pochi giorni sono quasi gli stessi dell'intero conflitto di circa 20 anni fa. (Today.it)
Tutto provoca a Karim Émile Bitar un «terribile sentimento di déjà-vu». I devastanti bombardamenti israeliani nella capitale Beirut contro il quartiere generale di Hezbollah, le vittime civili, le decine di migliaia di sfollati, il rifiuto del cessate il fuoco, le voci su una possibile invasione di terra. (Tempi.it)