«I cattolici hanno ancora molto da dare alla vita del Paese» – Chiesa di Milano

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Il segretario del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici in Italia, Sebastiano Nerozzi, parla dell'appuntamento di Trieste (dal 3 al 7 luglio) come di un «un evento popolare, aperto davvero a tutti, in cui usare i linguaggi più diversi per aprire uno spazio di ascolto e di confronto che stimola all’impegno e alla riflessione» «I cattolici sono chiamati ad essere parti vive di una comunità aperta, universale, che abita un territorio ma respira la vita del mondo intero. (Diocesi di MIlano)

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Nel corso delle giornate altri eventi e iniziative pubbliche saranno ospitati nelle “piazze della democrazia” (piazza Hortis, piazza Ponterosso, piazza della Borsa). Giovedì alle 21.15 uno dei momenti clou: il concerto in piazza Unità con Riccardo Cocciante, Roberto Vecchioni, Tiromancino, Mister Rain, Maninni, Simone Cristicchi, Amara e la Fvg Orchestra. (Il Piccolo)

Piattaforme per attivare il protagonismo giovanile”, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, presso il Museo Revoltella in via A. Sabato 6 luglio, nell’ambito della 50esima edizione della Settimana sociale dei Cattolici in Italia, si terrà la tavola rotonda promossa dal Forum delle Associazioni Familiari “Progetto Fosbury. (Il Giornale d'Italia)

Moderati da Simone Morandini, in Piazza Verdi, interverranno Giovanni Mori, Gabriella Chiellino, Chiara Francesca Di Tizio. «Conversione ecologica: energie per cambiare rotta»: è il tema di una delle Piazze della democrazia che è prevista nel programma dei delegati alla Settimana sociale di Trieste, il 4 luglio. (Diocesi di MIlano)

Mons. Luigi Renna: la democrazia al centro della Settimana Sociale

Agenzia Romano Siciliani (Avvenire)

Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, comunica che il Santo Padre Francesco ha nominato il Rev.do don Cosimo Alò Addetto della Nunziatura Apostolica nella Repubblica Centrafricana. (Tarantini Time Quotidiano)

“L’unità dei diversi è l’esperienza più sorprendente di cui raccontano già le prime comunità cristiane ritratte negli Atti degli Apostoli. Ci rivela quanto siamo lontani da quell’abitudine a condividere tutto, parole e pensieri, beni e ospitalità, senza chiuderci in piccole bolle ma pronti a soccorrere i più lontani quando ne hanno bisogno… L’unità dei diversi non è la sintesi di persone che si assomigliano, che pensano e agiscono nello stesso modo. (korazym.org)