Trump, l’Ucraina e l’Europa, i crimini dell’Azerbaigian, il «mostro» Pinelli, il Pirandello visionario
Bentrovati. Nella Rassegna di oggi: Trump e l’Ucraina Donald Trump potrebbe costringere l’Ucraina ad accettare di cedere territori in cambio della fine della guerra con la Russia. La sua seconda presidenza, scrive Massimo Nava, porterà probabilmente a un disimpegno degli Stati Uniti nei confronti dei Paesi ex sovietici, che finora avevano cercato di attrarre nell’orbita delle democrazie occidentali. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Volodymyr Zelensky riparte dall'Abc, ovvero da “Anybody But China”. È una delle clausole inserite dagli ucraini per rendere il piano della vittoria digeribile anche a Donald Trump, prima che la sua fretta di chiudere il conflitto partorisca una soluzione più gradita alla Russia (L'HuffPost)
A cadere in questa visione è stato Oz Katerji, combattivo reporter filoucraino molto attivo sui social. Lo hanno ripetuto diversi opinionisti di peso, basandosi sui segnali favorevoli che Trump avrebbe mandato negli ultimi anni ai due leader, venendo spesso descritto dall’opposizione come una “marionetta del Cremlino” da un lato e un “succube” delle lobby filoisraeliane dall’altro. (Inside Over)
"Lo vedrete a breve", ha aggiunto. "Vedrete un inviato speciale di alto livello, qualcuno con molta credibilità, a cui verrà assegnato il compito di trovare una soluzione, di arrivare a un accordo di pace", ha detto una delle fonti. (Tiscali Notizie)
Ha parlato anche Donald Trump junior, dicendo che per (Inside Over)
Secondo la rilevazione di Demopolis, il 66% degli intervistati, due su tre, ritiene che con Trump alla Casa Bianca la guerra si concluderà rapidamente con un accordo tra Russia e … Il dato arriva da diversi sondaggi. (Il Fatto Quotidiano)
Zelensky aveva incontrato il tycoon e sembra gli abbia esposto il suo «piano della vittoria», che dovrebbe essere piaciuto a Trump almeno in due punti: dispiegare in Europa le truppe di Kijv per sostituire le truppe statunitensi e l'avvio di scambi commerciali che renderebbero disponibili per i partner occidentali le risorse e le materie prime ucraine. (Italia Oggi)