Il ministro Crosetto: "Le basi non sono scudi. Ma restiamo in Libano"
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Boni Il refrain dell’indignazione ha nuovamente movimentato il teatro bellico libanese dopo il terzo episodio di razzi piovuti sulla testa dei militari italiani di Unifil in una settimana a Shama, base principale del settore Ovest. Ancora bombe, ancora feriti, ancora tensione, reazioni a valanga da destra a sinistra. I Caschi blu non sono l’obiettivo diretto degli attacchi, ma la forza di interposizione si trova tra l’incudine e il martello, al centro degli scontri tra esercito israeliano ed Hezbollah (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altre fonti
Hezbollah è in tutto il sud. – La missione Unifil in Libano è stretta tra due fuochi, ma cerca di continuare a svolgere la propria missione, facendo il possibile. (Agenzia askanews)
È una battuta, serve a sdrammatizzare un po’ e a tagliare la tensione. Sassari «Pericolo scampato, grazie a Dio e ai bunker». (La Nuova Sardegna)
Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 'In mezz'ora' su Rai 3, confermando poi che i feriti italiani colpiti nei giorni scorsi "non sono gravi". Allo stesso tempo, ha rilevato, "la situazione è veramente complicata perché si combatte anche attorno alle caserme Unifil". (Tiscali Notizie)
Andrea Tenenti è stato svegliato prima dell’alba dalla potente esplosione che ha distrutto una palazzina nel pieno centro di Beirut. (La Stampa)
Da Tiro a Naqoura nessuno da qui può passare inosservato. Dall’alto di Shama si domina tutto, e non è un caso che anche i soldati crociati avevano pensato bene di costruirvi un castello. (ilmessaggero.it)
E i soldati della Brigata Sassari e di altri reparti impegnati nella vigilanza della Linea Blu… Raccontano le cronache odierne che, “prima che tre proiettili da 122 millimetri scuotessero la base di Shama, l’altoparlante collegato alla sala di crisi del contingente italiano dell’Unifil in Libano ha lanciato l’allarme. (L'HuffPost)