Il ministro Crosetto: "Le basi non sono scudi. Ma restiamo in Libano"
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Boni Il refrain dell’indignazione ha nuovamente movimentato il teatro bellico libanese dopo il terzo episodio di razzi piovuti sulla testa dei militari italiani di Unifil in una settimana a Shama, base principale del settore Ovest. Ancora bombe, ancora feriti, ancora tensione, reazioni a valanga da destra a sinistra. I Caschi blu non sono l’obiettivo diretto degli attacchi, ma la forza di interposizione si trova tra l’incudine e il martello, al centro degli scontri tra esercito israeliano ed Hezbollah (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altre fonti
Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali. Due razzi lanciati da Hezbollah. (La Provincia di Cremona)
Spazio anche al mandato di arresto contro Netanyahu, che spacca l’Occidente. L’apertura di diversi giornali di oggi è dedicata alla situazione in Libano, con i missili di Hezbollah caduti sulla base Unifil e i militari italiani feriti. (Sky Tg24 )
Lo sgomento e l'indignazione (ma anche il timore) sono i sentimenti prevalenti nel governo nelle ore successive agli attacchi al quartier generale italiano di Unifil in Libano. (il Giornale)
Da quello che si vede, dovrebbero essere stati lanciati da Hezbollah. Torino, 22 nov. (il Dolomiti)
Sarebbe di almeno quattro morti e 23 feriti il bilancio di un nuovo raid su Beirut attribuito a Israele. Lo ha riferito la tv al-Manar, affiliata a Hezbollah, citando le autorità sanitarie libanesi. (Adnkronos)
Così i militari sardi. Stavolta a rischiare la vita sono stati i soldati della Brigata Sassari, un pericolo grave per la vicinanza degli scontri sempre più incessanti tra Israele ed Hezbollah. (La Nuova Sardegna)