Giovanni Toti lascia la carica di presidente della Regione Liguria: «Dimissioni irrevocabili»

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto

Giovanni Toti si è dimesso dalla carica di presidente della regione Liguria. La lettera di dimissioni firmata da Toti è stata consegnata questa mattina all’ufficio protocollo della Regione dall’assessore della Lista Toti Giacomo Giampedrone. «Io sottoscritto, Giovanni Toti, con questa mia rassegno dimissioni irrevocabili da presidente della Giunta regionale della Liguria, carica alla quale sono stato proclamato con atto dell’ufficio centrale per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Liguria presso la Corte di appello di Genova in data 8/10/2020. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Diventò “lady alluvione”, in un clima di grillismo contagioso, cui non fu immune nemmeno il centrodestra d’allora, secondo un copione consueto per cui lo scintillante garantismo veniva riservato solo a Silvio Berlusconi, sugli altri in base ai calcoli. (L'HuffPost)

Dimissioni Toti, il legale Savi: "Nuova istanza di libertà, ok a processo immediato" (La Stampa)

Il leader di Forza Italia condivide l’affondo del collega Carlo Nordio sul compo… «Mettere Toti nella condizione di scegliere tra le dimissioni e l’uscita dagli arresti domiciliari rappresenta un tentativo di condizionare il voto dei liguri». (La Stampa)

Toti molla la presa: «Una scelta sofferta ma soltanto politica»

"Mi auguro esistano altre opportunità in futuro di lavorare nuovamente insieme". È questo il messaggio lanciato sui social dal sindaco di Genova Marco Bucci all'ormai ex presidente di Regione Giovanni Toti, che questa mattina ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili. (Primocanale)

I segnali portavano tutti nella stessa direzione: il congelamento degi incontri già autorizzati dal gip con il leader della Lega Matteo Salvini e con l’assessore Marco Scajola, il rinvio del summit dei coordinatori regionali dei partiti della coalizione, previsto proprio per ieri, ma anche quella ’fretta’ della Lega imperiese di individuare in una riunione ad hoc i due candidati al consiglio regionale in caso di elezioni anticipate, e la decisione della lista del governatore di cambiare nome, togliendo dall’intestazione la parola ’presidente’. (LA NAZIONE)

«Da questo momento torno anche io ad essere un semplice, comune cittadino della nostra bellissima Liguria». L’annuncio è arrivato con una lunga lettera affidata al suo avvocato, Stefano Savi, nella quali il governatore richiama anche il Parlamento e l’opinione pubblica al dovere «di fare tesoro di questa esperienza e tracciare regole chiare e giuste per la convivenza tra giustizia e politica all’interno del nostro sistema democratico». (Il Dubbio)