Salvini precetta ancora. Cgil e Uil: impugniamo
Per il secondo anno consecutivo il ministro PrecettoLaQualunque – il copyright è de il manifesto – Matteo Salvini ha tagliato lo sciopero generale di Cgil e Uil. Se nel 2023 è intervenuto motu proprio e ha precettato tutti i lavoratori dei trasporti, quest’anno ha dovuto attendere l’assist dell’amica Garante per gli scioperi – la presidente della commissione di Garanzia sullo sciopero nei servizi essenziali Paola Bellocchi, nominata dal governo Meloni – per decidere ieri sera di «precettare i lavoratori del trasporto passeggeri» riducendo da 8 a 4 le ore di sciopero per venerdì 29 novembre. (il manifesto)
La notizia riportata su altre testate
La Commissione di garanzia degli scioperi ha deliberato lunedì sera la riduzione delle ore di protesta per il settore dei trasporti per «fondato pericolo di pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati». (Corriere della Sera)
Lo fa sapere il Mit spiegando che l'obiettivo è ridurre la mobilitazione a sole 4 ore, così come chiesto anche dalla Commissi… Le organizzazioni sono attese al ministero alle 16:30 di oggi, per un confronto alla presenza di Matteo Salvini (L'HuffPost)
Il ministro Matteo Salvini ha deciso di firmare la precettazione. Proposta rigettata dalle associazioni dei lavoratori, che avevano confermato la mobilitazione di 8 ore. (Liberoquotidiano.it)
Nessuna retromarcia sullo sciopero: quindi il governo da un lato e Cgil e Uil dall’altro finiranno in tribunale. I sindacati ieri hanno confermato che dopodomani, venerdì 29 novembre, i lavoratori del trasporto aereo si fermeranno per otto ore e non solo per quattro, come chiede invece la Commissione di garanzia degli scioperi. (Il Fatto Quotidiano)
È di nuovo scontro tra Matteo Salvini e i leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri. «In 25 mesi di governo 1.342 scioperi proclamati e 949 effettuati, 38 al mese, di cui 518 proclamati e 374 effettuati a livello nazionale, più di uno sciopero al giorno. (ilmattino.it)
Una finanziaria considerata dai due sindacati inefficiente per aumentare il potere d’acquisto dei cittadini, già privati di pensioni e salari adeguati, e che assistono inermi alla crisi di sanità, istruzione e servizi pubblici. (Telefriuli)