Fantasmi e sangue di Raffaele Cutolo, l’ultimo Re del Sud è sceso dal trono

Mario commise l’errore di apprezzare a voce alta le fattezze di Rosetta, la sorella di Raffaele.

I fantasmi hanno tenuto vivo Raffaele nei suoi 57 anni di morte terrena.

Mario Viscito è stato il primo, Raffaele Cutolo l’ha ucciso con le proprie mani, quarant’anni in due, entrambi ventenni.

Dopo, i tribunali raccontano, i morti da attribuire a Cutolo sono centinaia, forse mille e più.

Sono stati i fantasmi a suggerirgli le risposte da dare ai periti e ai giudici: è stata la loro vendetta di vittime

(Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altri media

Tre anni prima lo Stato lo aveva contattato, come fece con altri leader della criminalità organizzata, chiedendo il suo aiuto per rintracciare Aldo Moro Il boss manco si degna di accettare la sfida ma Cutolo inizia a emergere, diventa ‘o Professore. (Il Riformista)

Camorra, a Ottaviano, il paese di Cutolo: "Ora chiediamo silenzio". Il divieto del questore Giuliano alla celebrazione di funerali pubblici, scontato sia per la prassi sia per lo spessore criminale di Cutolo, è stato criticato da Rita Bernardini, storica leader dei Radicali (La Repubblica)

“Lo hanno prima seppellito vivo nel 41bis per un quarto di secolo e ora gli negano anche un degna sepoltura, una vera cerimonia religiosa”. Cutolo è stato condannato e messo in un buco nero del carcere, lasciato morire come un cane senza il minimo senso cristiano di pietà”. (Il Riformista)

Poi Cutolo è stato anche il re delle prigioni. Cutolo era un criminale, sì, ma anche un essere umano: esattamente come tutti noi. (Il Riformista)

Il giudice Michele Leoni, nelle motivazioni, riepiloga e contestualizza alcune delle visite ricevute in carcere da Cutolo all’inizio degli anni ’80. Subito dopo vi è una prima visita ad Ascoli il 10 maggio. (Il Fatto Quotidiano)

Ad Ottaviano, sua terra natale, è stato affisso, nei pressi del cimitero che dovrebbe ospitare le spoglie, un unico manifesto funebre che ne annuncia la morte e la dispensa dalle visite, "a causa dell'emergenza covid". (NapoliToday)