Libano, fumo si alza sullo skyline di Beirut mentre Israele continua a colpire

Libano, fumo si alza sullo skyline di Beirut mentre Israele continua a colpire 10 ottobre 2024 Pennacchi di fumo si alzano da un edificio danneggiato vicino all'aeroporto di Beirut, in Libano, mentre Israele continua a lanciare attacchi in tutto il Paese. Le autorità libanesi hanno annunciato che 22 persone sono state uccise e 80 ferite nelle ultime 24 ore, portando il bilancio totale dell'ultimo anno di conflitto tra Israele e Hezbollah a 2.141 morti e 10.099 feriti. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

«Irresponsabile e pericolosa», così Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, ha definito la mossa di Israele che ieri 8 ottobre ha colpito con un raid Damasco, la capitale siriana. (Open)

"Ricordate quanto il Libano era chiamato la perla del Medio Oriente? Io sì. Ma poi cosa è successo? Una banda di tiranni e terroristi l'hanno distrutto, ecco cosa è successo. Il Libano era conosciuto per la sua tolleranza e per la sua bellezza. (Il Sole 24 ORE)

Tra le vittime dell'attacco ci sarebbe Suhail Hussein Husseini, un alto responsabile delle finanze e della logistica del gruppo, segnando l'ultimo di una serie di omicidi mirati ai vertici di Hezbollah (la Repubblica)

Il punto. In Libano ci sono 15mila soldati israeliani. La nuova strategia di Hezbollah

SIDONE — Da cielo, da terra e adesso dal mare. L’offensiva israeliana si allarga, accerchia tutto il Libano meridionale, svuota i villaggi e le coste, da Sidone in giù fino a Tiro e Naqoura e anche la città a ridosso della Linea Blu, che ospita il quartiere generale dell’Unifil, finisce sotto il fuoco. (la Repubblica)

Secondo il ministero della Salute libanese, dall'allargamento del conflitto nel territorio sarebbero morte piu' di 2100 persone. Israele ha attaccato ripetutamente al confine con il Libano, nei pressi del villaggio di Khiam. (Tiscali Notizie)

Circondate le basi di Unifil. Ucciso il generale Husseini: faceva arrivare ai miliziani le armi dall’Iran. (Avvenire)