Donna suicida col gas nella capsula Sarco, scattano gli arresti in Svizzera: "È illegale"
Una donna di 64 anni si è tolta la vita volontariamente utilizzano la cosiddetta capsula Sarco, un dispositivo contenente gas azoto. La polizia svizzera ha sequestrato il dispositivo e la salma per l'autopsia e posto in stato di fermo diverse persone con l'accusa di incitamento al suicidio. (Fanpage.it)
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La causa intentata contro le banche svizzere da persone sopravvissute all'Olocausto e dal loro avvocato statunitense Ed Fagan, ritratto mentre parla con la stampa a Zurigo nel 1998, ha gettato un'ombra sulle relazioni tra Svizzera e Stati Uniti. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
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La polizia della Svizzera del nord ha dichiarato che diverse persone sono state arrestate e che è stato aperto un procedimento penale in relazione alla presunta morte di una persona in una ‘capsula suicida’, mai utilizzata prima e progettata per consentire dall’interno di premere un pulsante che inietta gas azoto nella camera sigillata ascolta articolo (Sky Tg24 )
Qualche mese fa, il presidente della Commissione Etica dell'EOC Mattia Lepori si era espresso sulla capsula Sarco ai microfoni di Teleticino, parlando di «un dispositivo tecnico che permette di accedere a un'assistenza al suicidio con una modalità diversa da quella che viene applicata attualmente, ovvero quella farmacologica»: «Francamente, non mi sembra che questo prodotto risponda a un bisogno impellente. (Corriere del Ticino)
La polizia svizzera ha arrestato numerose persone per le quali è stato aperto un procedimento penale a causa della morte, un suicidio, di una donna americana di 64 anni (da molti anni soffriva di problemi legati ad una grave deficienza immunitaria) che sarebbe stata aiutata a togliersi la vita all'interno di una "capsula suicida" chiamata Sarco, una specie di bara high-tech o "camera a gas" fai-da-te che provoca la morte per asfissia tramite l'azoto. (il Giornale)