Nella roccaforte di Hezbollah tra raid aerei e chiamate al "martirio" di Hezbollah

Per saperne di più:
Guerra tra Gaza e Israele

A Nabatieh è scontro aperto tra Hezbollah e le forze di Israele. La città è bersaglio dei caccia di Tel Aviv e i miliziani sciiti usano i funerali come occasioni per la chiamata al "martirio. Domani in edicola il reportage completo (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani chiede nuove regole: «Non credo sia giusto ritirarsi, perché penso che con nuove regole di ingaggio e possibilità di interventi, l'Unifil possa rappresentare un cuscinetto tra Israele e Libano». (Panorama)

Nei cunicoli sono stati trovati anche dei motorini, con cui, secondo lo stesso Hagari, i miliziani del movimento sciita volevano invadere e attaccare Israele, come avvenuto il 7 ottobre 2023. Il portavoce dell'esercito israeliano (IDF), Daniel Hagari, ha pubblicato sul proprio profilo X un video nel quale lo si vede all'interno di un grande tunnel di Hezbollah nel sud del Libano, usato dai membri dell'unità d'élite Radwan. (Panorama)

L'IDF ha annunciato di aver finalmente catturato il suo primo terrorista vivo nel Libano meridionale. Sebbene non sarebbe un grosso problema, ci sono state molte segnalazioni di combattenti di Hezbollah che sono sfuggiti a nord quando è iniziato l'esodo sciita dal Libano meridionale. (Italia Oggi)

"Un tunnel e tre motorini per invadere Israele". Come si costruisce una bufala di guerra

Negli ultimi giorni, le basi dell’Unifil in Libano sono finite più volte sotto attacco da parte dell’esercito israeliano e circa una ventina di caschi blu sono rimasti feriti, generando proteste unanimi da parte della comunità internazionale. (il Giornale)

A sostenerlo è l’Idf, le forze di difesa israeliane. Stavano preparando un attacco in Galilea, un assalto che poteva ricordare quello feroce del 7 ottobre partito dalla Striscia di Gaza. (ilmessaggero.it)

Sulla serietà dell’informazione occidentale si potrebbero scrivere ormai tomi ponderosi improntati alla satira. Il piattume con cui i “giornalisti” si sdraiano sulle versioni ammannite dall’”alleato” di turno (che sia Israele, l’Ucraina o chiunque altro) è tale da non lasciar passare neanche un ago… (Contropiano)