Israele-Libano, scoppia una nuova guerra (mondiale)? Gli Stati Uniti e l'Iran alla finestra. La Russia di Putin, il test missilistico della Cina, Taiwan e le armi di Kim: vi sveliamo cosa potrebbe succedere

L'annuncio delle Forze di difesa israeliane (Idf) è arrivato a notte fonda. Hanno spiegato che avrebbero lanciato un'incursione di terra attraverso il confine con il Libano. L'obiettivo? Neutralizzare quel che resta di Hezbollah dopo aver già ucciso tutti i massimi funzionari del gruppo libanese, compreso il leader Hassan Nasrallah. Forse creare una zona cuscinetto all'interno del Libano meridionale per allontanare i combattenti nemici dalla frontiera. (MOW)

Su altri giornali

Cinquecentomila libanesi hanno lasciato la propria casa in cerca di un riparo, una persona su undici. A fine settembre, in una settimana, in settecento hanno perso la vita sotto le bombe israeliane, e tra questi anche il segretario di Hezbollah, Hassan Nasrallah (Altreconomia)

I fantasmi del 2006 Nel 2006 i militanti e l’esercito di Israele l’avevano occupata a turn… (la Repubblica)

di Eliana Riva – Twitter WhatsApp Facebook LinkedIn Email Print (Pagine Esteri)

«Alla fine della Guerra Fredda – spiega lo scrittore franco libanese in una intervista a Repubblica – siamo passati da un mondo diviso per linee ideologiche a un mondo diviso per linee identitarie». Il Libano nel quale nacque era un modello di convivenza tra etnie e religioni diverse. (Corriere del Ticino)

La data cruciale del 7 ottobre è ormai prossima e con essa l’anniversario della strage compiuta dai terroristi di Hamas un anno fa. E in un anno, le procedure tecnico-tattiche adottate dalle Israel Defense Forces (IDF) e dai servizi di sicurezza israeliani hanno stravolto i principi dell’arte della guerra formulati da Sun Tzu. (Difesa Online)

Siamo in una fase di rilancio delle fortune di Benjamin Netanyahu. Sul piano umanitario non possono esserci dubbi, è una tragedia immane, tale da superare per il numero di vittime molte altre guerre che insanguinarono il Medio Oriente. (Corriere della Sera)