L’atmosfera perduta di Marte potrebbe essere intrappolata nel suolo
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MeteoWeb Un nuovo studio ipotizza che l’atmosfera che miliardi di anni fa avvolgeva Marte, oggi ridotta a una sottile coltre di gas, possa essere ancora presente, ma intrappolata sotto la superficie del pianeta. La ricerca, pubblicata sulla rivista Science Advances da due geologi del Massachusetts Institute of Technology (MIT), Joshua Murray e Oliver Jagoutz, propone una spiegazione innovativa riguardo il destino dell’antica atmosfera marziana (MeteoWeb)
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Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni per future missioni su Marte. I ricercatori del MIT hanno calcolato che circa l'80% dell'anidride carbonica dell'antica atmosfera marziana potrebbe essere conservata all'interno di composti organici a base di carbonio. (Tom's Hardware Italia)
Da diversi anni la natura del pianeta Marte è al centro di ricerche focalizzate a spiegare i meccanismi alla base del suo assottigliamento. In questi giorni si è tornati a parlare del pianeta dopo uno studio curato da un team di geologi del Mit (Massachusetts Institute of Technology) che formula una nuova ipotesi: è l’atmosfera rarefatta di Marte, che non sarebbe "fuggita" ma, a causa di processi chimici, sarebbe rimasta intrappolata all’interno della sua superficie argillosa. (METEO.IT)
Vicino eppure ostile, deserto eppure già identificato come futura base umana: Marte è, da anni, uno degli osservati speciali del nostro sistema solare. Le informazioni raccolte su questo pianeta si stanno accumulando e ci stanno restituendo una panoramica chiara del suo passato; per esempio, sappiamo che un tempo doveva essere molto diverso. (Libero Tecnologia)
L’orbiter ExoMars di ESA e Roscosmos ha individuato quantità significative di acqua nel cuore della Valles Marineris su Marte (Passione Astronomia)
Da anni è al centro di ricerche che tentano di spiegare i meccanismi alla base del suo assottigliamento e ora torna alla ribalta per uno studio che formula una nuova ipotesi in merito: è l’atmosfera rarefatta di Marte, che non sarebbe ‘fuggita’ ma, a causa di processi chimici, sarebbe rimasta intrappolata all’interno della sua superficie argillosa. (Global Science)
La nuova teoria arriva dallo studio pubblicato sulla rivista Science Advances da due geologi del Massachusetts Institute of Technology. Secondo l’analisi, l'acqua che un tempo scorreva sul Pianeta Rosso potrebbe aver innescato una serie di reazioni chimiche che hanno convertito la CO2 in metano, immagazzinato poi nella crosta rocciosa, in modo simile a quanto accade in alcune zone della Terra: se così fosse, su Marte si nasconderebbe una fonte di energia che potrebbe alimentare le future missioni spaziali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)