Trump, Netanyahu e la minaccia della Terza guerra mondiale: cosa hanno detto

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Adnkronos ESTERI

Se non vinco le elezioni a novembre, si rischia una "Terza Guerra Mondiale" in Medio Oriente. Lo ha detto Donald Trump accogliendo oggi, 26 luglio, a Mar a Lago il premier israeliano Benjamin Netanyahu e la moglie Sarah. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha salutato calorosamente il leader israeliano e la moglie sulla soglia della sua residenza, con baci e strette di mano prima di posare dicendo ''facciamoci una bella foto'' insieme ai due ospiti. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per il momento non la attacca, anzi la trascura. Donald Trump, spesso detestabile, è però anche in istrione politico. (Italia Oggi)

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha salutato calorosamente il leader israeliano e la moglie sulla soglia della sua residenza, con baci e strette di mano prima di posare dicendo ''facciamoci una bella foto'' insieme ai due ospiti. (LaVoce)

"Abbiamo persone incompetenti a gestire il nostro Paese", ha proseguito, descrivendo Harris come peggiore di Biden. Incontrando Benyamin Netanyahu a Mar-a-Lago, Donald Trump ha attaccato Kamala Harris definendo "irrispettose di Israele" le sue dichiarazioni dopo l'incontro con Bibi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Dopo il discorso al Congresso e i faccia a faccia con il presidente Joe Biden e la sua vice e candidata democratica Kamala Harris, Benjamin Netanyahu è arrivato a Palm Beach, in Florida, e ha incontrato il candidato repubblicano alle presidenziali del 5 novembre. (Il Fatto Quotidiano)

Come per l’invasione russa dell’Ucraina, Trump si è limitato a dire che con lui presidente Hamas non avrebbe attaccato Israele, ma in entrambi i casi non ha fornito soluzioni precise. Del resto durante il primo mandato ha condotto una politica a senso unico, facendo appunto tabula rasa della soluzione dei due Stati: accordi di Abramo, spostamento dell’ambasciata a Gerusalemme riconosciuta come capitale, OK all’annessione delle Alture del Golan e agli insediamenti dei coloni in Cisgiordania, azzeramento degli aiuti ai palestinesi. (RSI.ch Informazione)

Dopo tre giorni di silenzio, Donald Trump passa all’attacco della nuova rivale, Kamala Harris, e del Partito democratico, arrivando a difendere Joe Biden per il modo in cui è stato costretto a farsi da parte. (Avvenire)