Dl migranti, la bozza: il Viminale potrà reclamare in Appello contro la decisione dei giudici

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Non si arrende il governo che, dopo le sentenze dei giudici dell'immigrazione che non hanno convalidato il fermo per i 16 richiedenti asilo portati in Albania, rispunta la possibilità per il ministero dell'Interno di inserire il ricorso in Corte d'Appello contro le ordinanze del Tribunale sul trattenimento dei migranti nei centri per il rimpatrio. Era uno dei punti chiave della "soluzione" che voleva Giorgia Meloni per evitare nuove ordinanze come quelle dei giudici di Roma sui migranti trattenuti nel Cpr in Albania, ma sembrava destinata a saltare quando il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge con cui l'indicazione dei Paesi sicuri per il rimpatrio diventa norma di primo grado. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

Con la pubblicazione in italiano della sentenza del 4 ottobre della Corte di Giustizia dell’Unione europea è finalmente possibile farsi un’idea di quello che i giudici di Lussemburgo hanno detto e di come questa pronuncia impatti sullo scontro tra il governo italiano e i magistrati del Tribunale di Roma che hanno invalidato i trattenimenti di 12 richiedenti asilo nel centro albanese di Gjader. (Il Fatto Quotidiano)

Questo pomeriggio, il presidente Mattarella ha incontrato in privato il presidente Meloni al termine del Consiglio Supremo di Difesa. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato ha firmato il decreto-legge recante "Disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale", ossia il decreto del Consiglio dei ministri sui Paesi sicuri. (il Giornale)

Marco Benvenuti, professore ordinario di Diritto costituzionale e pubblico alla Sapienza di Roma, analizza i profili giuridici del caso Al… (L'HuffPost)

Migranti, guerra di ricorsi tra governo e magistrati. E il decreto è già cambiato

L’ultima occasione in cui il mondo progressista si è esibito in un per nulla sorprendente tiro al bersaglio è stata la sentenza del tribunale di Roma che ha tentato di smontare il «modello Albania» aggrappandosi, con le unghie, a una sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso di un migrante moldavo nella Repubblica Ceca. (il Giornale)

Un decreto fantasma che nemmeno i membri del governo hanno potuto visionare“. “Pensavamo di poter conoscere oggi il decreto nella conferenza stampa convocata e invece no, perchè la conferenza stampa non c’è stata perchè forse c’è imbarazzo a rispondere alle domande su questo decreto. (Partito Democratico)

Più che storici per la data iconografica per l’esecutivo, si tratta però di ricorsi giuridici. A palazzo Chigi, come al Viminale, la parola chiave di ieri era una sola: ricorsi. (ilmessaggero.it)