Borsa, giornata in flessione

Alle ore 10.20 il FTSEMib registrava una flessione dello 0,9% a 33.373 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 33.299 punti e un massimo di 33.635 punti. Lo spread Btp-Bund si mantiene oltre i 130 punti, con il rendimento del Btp decennale che si è riportato oltre il 3,45%. (gazzettadimilano.it)

Ne parlano anche altri giornali

I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno iniziato la giornata con ribassi frazionali. Alle ore 09.15 il FTSEMib registrava una flessione dello 0,39% a 33.543 punti, mentre il FTSE Italia All Share registrava un calo dello 0,35%. (SoldiOnline.it)

“La manovra richiede sacrifici per tutti”, verranno tassati “i profitti e i ricavi e sarà uno sforzo che l’intero paese deve sostenere ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi”. Queste parole del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, riferite dall’Ansa, hanno spaventato oggi Piazza Affari, che chiude in maglia nera con una perdita dell’1,5%. (FIRSTonline)

Deboli anche i listini americani, dopo i dati macro e le indicazioni sul fatto che Biden starebbe valutando il supporto americano a Israele in un attacco contro le strutture petrolifere dell’Iran. (Finanza.com)

Milano chiude in rosso

In controtendenza una manciata di titoli tra cui Tim (+1,6%). Il Ftse Mib ha perso l'1,5% a 33.170 punti. (Tiscali Notizie)

Altra giornata complicata per le Borse europee e per Milano. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha perso l’1,5%, chiudendo a 33.170 punti. Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 134 punti, con il tasso del decennale italiano che guadagna sei punti base al 3,47% e quello tedesco al 2,13% (+5 punti). (Lettera43)

Chiusura in calo per il listino milanese con il Ftse Mib che a fine giornata ha ceduto l'1,5%. Hanno tenuto banco le parole di Giancarlo Giorgetti. "Stiamo per approvare una legge di bilancio in cui saranno chiesti sacrifici a tutti", ha detto il ministro dell'Economia, intervistato da Bloomberg, aggiungendo che "è uno sforzo che tutto il sistema Paese deve fare, piccole medie e grandi aziende, soprattutto la pubblica amministrazione che sarà chiamata a essere molto più performante e produttiva, a fare risultati migliori con spese inferiori". (Milano Finanza)