Giallo di Garlasco, non sarà rivista la condanna per Alberto Stasi. I giudici: "No alla revisione"
L’istanza era stata presentata dal suo legale Laura Panciroli il 24 giugno scorso, adducendo come motivazione “nuovi elementi” che avrebbero escluso la colpevolezza.
Secondo i giudici bresciani però questi elementi non sono “prove adatte” a dare il via ad una revisione della sentenza e pertanto l’istanza è stata reputata inammissibile.
Non ci sarà revisione per Alberto Stasi.
Stasi sta scontando una pena a 16 anni di reclusione. (L'HuffPost)
Su altri media
Lo scrive La corte d’appello di Brescia nelle motivazioni del rigetto della richiesta di revisione del processo a presentato da Alberto Stasi. La risposta della Corte d'Appello. La corte d’Appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione del processo presentata dai legali di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di reclusione per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi. (Virgilio Notizie)
Per il delitto di Garlasco (Pavia), in cui venne uccisa Chiara Poggi, non ci sarà la revisione del processo. Ultimo aggiornamento: 16:01. (Il Messaggero)
L’uomo nero assunse solo dopo una settimana il volto di Alberto Stasi che fu iscritto nel registro degli indagati il 20 agosto. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Appello di Brescia respingendo la richiesta avanzata dai legali di Stasi. (Il Riformista)
La decisione della corte d'appello di Brescia Delitto Garlasco, no a revisione processo presentata dai legali di Stasi. Condividi. La corte d'appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione del processo presentata dai legali di Alberto Stasi. (Rai News)
Alberto Stasi non uscirà dal carcere: negata la revisione. La nuova difesa di Alberto Stasi, unico imputato per l’omicidio di Chiara Poggi rappresentata dal legale Laura Panciroli, aveva presentato una richiesta di revisione datata luglio 2020. (LettoQuotidiano)
Così l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia di Chiara Poggi, commenta l'esito dell'istanza di revisione di Alberto Stasi, respinta oggi dalla Corte d'appello di Brescia. Nell'ordinanza dei giudici bresciani si ricorda che la richiesta si basava su elementi di prova, che la difesa riteneva nuovi. (Sky Tg24 )