Le scuole paritarie sono pubbliche: fondi Pnrr e una rivoluzione nell’abilitazione dei docenti
– In un evento organizzato dall’Agidae per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2024/2025, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato che le scuole paritarie sono da considerarsi a tutti gli effetti pubbliche. Durante il suo intervento presso l’Istituto Villa Flaminia di Roma, Valditara ha sottolineato come l’articolo 30 della Costituzione stabilisca il diritto-dovere dei genitori di educare i propri figli, ponendo la loro scelta al centro del sistema educativo. (Informazione Scuola)
Se ne è parlato anche su altri media
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha proposto il 'Buono Scuola' per le paritarie: cos'è e perché è scoppiata la polemica. (Virgilio Sapere)
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”. La Costituzione su cui tutti i ministri di questo Governo hanno giurato afferma con chiarezza due concetti: la Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. (FLC CGIL)
"Le scuole paritarie sono pubbliche" (questo lo dice Valditara, non la Costituzione, ndr) e per favorire anche le famiglie meno abbienti, "la politica deve avere il coraggio di mettere all'ordi… (L'HuffPost)
E, per annunciarli, ha scelto un’occasione ben definita: un evento organizzato dall’Agidae, l’Associazione Gestori Istituti Dipendenti dell’Autorità Ecclesiastica. Sono i fondi che il ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, ha già dato o sta per elargire al mondo delle scuole private. (LA NOTIZIA)
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara apre al Buono Scuola da mettere a disposizione delle famiglie per scegliere l’istituto scolastico, pubblico o paritario, dove iscrivere i propri figli. (Tecnica della Scuola)
«Le scuole paritarie sono pubbliche» e per favorire la libertà di scelta di istruzione anche alle famiglie meno abbienti, «la politica deve avere il coraggio di mettere all’ordine del giorno il “Buono Scuola”». (Il Sole 24 ORE)